Casatenovo, crisi afghana: il consiglio unanime chiede percorsi di integrazione
Della crisi afghana e della conseguente necessità di accogliere i profughi in fuga dal Paese asiatico si è discusso nell'ultima seduta di consiglio comunale a Casatenovo, su impulso di Fabio Crippa e Francesco Sironi, consiglieri del gruppo Persone e Idee. I due esponenti della maggioranza hanno infatti presentato una mozione con la quale chiedono al sindaco Filippo Galbiati di inserirsi nella rete istituzionale promossa da ANCI (associazione nazionale comuni italiani) per consentire a queste persone un'opportunità di vita anche nel territorio comunale. Nel lecchese infatti, Comunità Montana di concerto con la Prefettura si stanno già attivando da settimane per creare le condizioni favorevoli ad un'accoglienza piena per i cittadini afghani, rimettendosi tuttavia a quelle che sono le indicazioni ministeriali sul tema.
Il consigliere e capogruppo di Persone e Idee, Fabio Crippa
''I padri costituenti avevano già capito che le esigenze del tempo avrebbero imposto di andare verso un noi allargato, concedendo diritto d'asilo secondo le condizioni stabilite dalla legge e ponendo attenzione alla persona umana, ritenuta valore indiscutibile'' ha detto invece il collega Francesco Sironi, aggiungendo che ''impegnarsi nell'accoglienza dei rifugiati non è solo un dovere etico costituzionalmente riconosciuto ma significa non tradire noi stessi e le nostre radici''.
Francesco Sironi, consigliere di Persone e Idee
Una richiesta accolta da quest'ultimo e dalla maggioranza, con voto unanime concesso al documento emendato come da proposta dell'opposizione. ''L'integrazione non è una cosa che puoi fare così, deve essere strutturata e adeguata perchè non ci siano eccessi di esasperazione ideologica'' le parole del primo cittadino Filippo Galbiati che nel suo ruolo di presidente del distretto di Lecco, qualche anno fa, si era occupato in prima persona del tema. ''Si deve puntare sugli ex SPRAR perchè quel modello consente di fare integrazione con le risorse giuste. Per ora è stato sollecitato il ministero ad ampliare i posti sul modello del passato ma non c'è stata ad oggi nessuna risposta''.
G. C.