Piccola 'rivoluzione' alle superiori per bar e distributori. La Provincia cede il servizio

Il consigliere provinciale con delega
all'istruzione, Felice Rocca
Alcune sono state rimosse, altre sostituite perchè nel frattempo è cambiato il concessionario. In altri casi ancora ad essere chiuso è stato il servizio bar, con storiche figure che a malincuore hanno dovuto lasciare le scuole dove negli anni erano divenute veri e propri punti di riferimento per insegnanti e alunni.
Da qualche settimana a questa parte, ovvero dall'inizio del nuovo anno scolastico, si è compiuta una piccola rivoluzione per quel che riguarda la gestione dei distributori che erogano bevande calde, snack e altro ancora, nei plessi superiori del territorio lecchese. Dopo molti anni infatti, la Provincia di Lecco ha deciso di non occuparsi più in prima persona delle gare per l'individuazione del soggetto deputato alla posa delle ''macchinette'', demandando la gestione delle stesse alle singole scuole e rinunciando quasi totalmente anche al cospicuo canone previsto per i tre anni di durata dei contratti.
''Al di là delle criticità connesse al periodo Covid, da qualche anno per i nostri uffici era diventato decisamente complesso occuparsi della questione poichè quasi impossibile stabilire un criterio eterogeneo che andasse bene per tutti i plessi superiori'' ci ha spiegato il consigliere provinciale delegato all'istruzione Felice Rocca. ''C'era chi non gradiva la presenza di bevande in bottiglie di plastica, chi privilegiava determinati snack a dispetto di altri. Abbiamo dunque deciso di lasciare ad ogni scuola la possibilità di occuparsi in autonomia della gara, incamerando così anche i proventi della gestione dei distributori: cifre peraltro consistenti che potranno essere utilizzate direttamente da ciascun plesso superiore anche per piccole manutenzioni ordinarie''.
Fra le opzioni fornite durante l'estate dalla Provincia alle scuole interessate, vi era anche quella di rinnovare per un anno il contratto in essere con il gestore uscente, in maniera tale da prendersi del tempo per capire in che direzione muoversi. Va da sè che ogni scuola era poi libera di gestirsi in autonomia, stabilendo quindi se mantenere i distributori (o il punto bar se presente) o al contrario rimuoverli. O ancora se procedere con una rivisitazione totale del servizio.
Quel che è certo è che la Provincia ha deciso di non occuparsi più della gara d'appalto, non autorizzando neppure l'apertura di eventuali bar all'interno delle scuole, qualora non già attivi.
''Nelle scorse settimane abbiamo illustrato questa nostra scelta e le ragioni che ci hanno spunto ad assumerla, ripromettendoci di incontrare nuovamente i dirigenti scolastici per capire come nel frattempo abbiano deciso di organizzare il servizio. In quell'occasione dunque, cercheremo di vagliare caso per caso e le eventuali difficoltà emerse sino ad ora'' ha concluso Rocca.
Disagi dunque nelle scuole (sprovviste di pubblici esercizi nei paraggi) che hanno deciso di non istituire il servizio o dove, in attesa del cambio, non vi è la possibilità di acquistare in loco snack, caffè o panini.
G. C.
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