Sirtori: il valore della diversità per il neo eletto Jacopo Teruzzi

Dopo la vittoria alle scorse elezioni comunali della lista di centrodestra "Cambiamo Sirtori", alla guida del Comune non muteranno solo i colori politici ma all'interno dell'amministrazione entrerà a far parte anche un elemento speciale.
La squadra che costituirà la prossima maggioranza in Comune, guidata dal sindaco Matteo Rosa, si è infatti arricchita nelle settimane precedenti al voto di una risorsa che non solo vuole portare il tema della diversità nell'alveo politico ma vuole fare di questa caratteristica il proprio punto di forza per supportare le politiche e le decisioni della nuova amministrazione. Stiamo parlando del neo eletto Jacopo Teruzzi, cittadino sirtorese d'adozione e diversamente abile, che ha voluto scendere in campo nella politica locale con la propria personalità e soprattutto la propria esperienza.


Jacopo Teruzzi

''Non mi piace la parola disabile, è un termine che limita molto la multidimensionalità di persone come me, per questo motivo penso davvero che sia preferibile usare il concetto di diversamente abile. Non nascondo la mia situazione, sono diventato tetraplegico dopo pochi giorni dalla mia nascita, ma voglio invece che questa mia caratteristica possa diventare utile per il mio lavoro da amministratore e per quello dei miei colleghi che potrebbero aver bisogno di un punto di vista diverso sulle cose'' ci ha raccontato Jacopo in un'intervista in cui si è voluto presentare ai propri elettori e alla cittadinanza sirtorese in generale.
32 anni, laureato in scienze del turismo e un master a Roma, Jacopo vive a Sirtori da 26 anni, dopo essersi trasferito da Casatenovo, e oltre ad avere l'abilitazione come ispettore di qualità per alberghi lavora full-time con il padre nella ditta di famiglia.
All'inizio dell'estate appena conclusasi l'avventura politica per Jacopo non era esattamente fra le priorità, ma le cose sono andate diversamente dopo la richiesta esplicita da parte di alcuni responsabili della nuova lista di centrodestra ad entrare a far parte della squadra.
Non avendo frequentato intensamente la comunità locale sirtorese e di conseguenza intessuto numerosi legami con i cittadini, la proposta non gli è apparsa subito appropriata o strategica ma nel giro di un giorno o due la motivazione e la volontà di spendersi per il proprio Comune sono emerse del tutto, convincendolo quindi ad aderire al neonato progetto politico.


''Ovviamente all'inizio mi sentivo un po' inadeguato, non avevo mai approfondito più di tanto l'aspetto della vita politica ed ero pieno di dubbi. Ho però deciso di accettare perché ho visto questo invito come una nuova opportunità, mi trovavo in Sardegna all'epoca, e per far validare la mia candidatura ho addirittura chiesto al sindaco del piccolo paese in cui mi trovavo di firmare i documenti necessari che ho poi spedito a Sirtori in tempo per il deposito dei nomi della lista'' ha commentato Jacopo, aggiungendo che l'impegno preso nei confronti dei cittadini è ora la bussola principale che guiderà le sue scelte e le scelte dell'intera maggioranza. È molto importante ripagare la fiducia data, ha aggiunto il nuovo amministratore - che dovrebbe ricevere a breve le deleghe a cultura e turismo, comunicazione, disabilità, abbattimento delle barriere architettoniche - riferendosi in particolare poi ai 16 votanti che hanno espresso una preferenza specifica per lui e che vorrebbe conoscere personalmente a breve.
''Nella prima riunione che ho fatto con i miei nuovi colleghi ho fin da subito reso chiara la mia situazione, ovvero che non avessi una conoscenza radicata della politica ma che sarei stato pronto a mettere a disposizione di tutti le mie competenze e la mia sensibilità da persona diversamente abile. Una persona che infatti sta seguendo un percorso di vita diverso dal mio o da quello di persone simili a me potrebbe così arricchirsi di un punto di vista diverso e forse inedito su tanti temi legati alla vita pubblica. Per me, la mia tetraplegia a tutti e quattro gli arti, è diventata a tutti gli effetti un'arma che cerco di usare per diffondere una sensibilità diversa, e che cerco anche di trasformare in valore aggiunto per coloro che mi circondano e, da ora, anche per questa avventura in Comune. Nel mio piccolo cercherà di portare il mio impegno, la mia energia e la mia voglia di fare, ho tanti obbiettivi nella vita, come quello di scrivere un libro sulla mia esperienza, e voglio incanalare questa mia intrinseca vivacità anche nel mio prossimo e primo mandato amministrativo'' ha concluso Jacopo, spiegando proprio come il suo intento principale sia esattamente quello di portare la sua visione e la sua esperienza all'interno dell'amministrazione per dare maggiore attenzione a certi problemi e aspetti che potrebbero fare la differenza per molte persone o dare una nuova consapevolezza ad altre.
M. B.
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