In crisi d'amore vuole farla finita. Chiede aiuto al carabiniere che l'arrestò

Era intenzionato a farla finita dopo essere stato lasciato dalla fidanzata, ma prima di compiere l'insano gesto un 25enne ha chiamato i carabinieri della stazione di Giussano chiedendo di poter parlare con un militare che un anno fa...l'aveva arrestato.
Sembra incredibile ma è accaduto davvero, proprio in questi giorni.
Riavvolgendo invece il nastro della vicenda, era il 20 giugno 2020 quando, dopo aver forzato un posto di blocco dei militari, l'allora 24enne aveva tentato la fuga a bordo di uno scooter. Al termine di un inseguimento spericolato per le vie del centro di Giussano, aveva perso il controllo di un ciclomotore - poi risultato rubato - per rovinare a terra finendo in manette per ricettazione e resistenza a un pubblico ufficiale.
Nella circostanza il giovane aveva comunque avuto modo di apprezzare la professionalità e l'umanità dei carabinieri che lo avevano arrestato, per lui quasi non dovuta, certamente inaspettata.
Dopo quella vicenda il giovane è poi tornato in libertà anche se quella vicenda penale ancora non è stata definita.
Venerdì scorso è accaduto però quello che non ci si aspetta. L'oggi 25enne, dopo esser stato lasciato dalla propria ragazza è andato in crisi, ha perso il controllo di sé e si è allontanato a piedi da casa per andare a farla finita. Lungo la strada ha però trovato la forza di chiamare la stazione di Giussano per dire che si stava per togliere la vita e nella circostanza chiede disperatamente di poter parlare proprio con quel carabiniere che lo aveva arrestato. Una sorta di ''sindrome di Stoccolma'' fatta di rispetto e ammirazione per un rappresentante delle istituzioni legata a quanto vissuto sulla sua persona un anno prima.
Dalla caserma hanno prontamente chiamato il militare che, in quel momento si trovava a casa, libero dal servizio e per raccontargli quello che stava accadendo. Il graduato ha capito subito la gravità della situazione e si è precipitato dal ragazzo che, al suo arrivo, lo ha abbracciato. Poi, dopo circa un'ora di colloquio tra i due, il 25enne si è convinto a desistere dai suoi intenti e, dopo aver rifiutato il soccorso del 118, ha fatto rientro a casa.
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