Provincia: Usuelli 'decade' da presidente. ''Mi amareggia aver terminato così''

Ti svegli un mattino...e scopri di non essere più il presidente della Provincia di Lecco. E no, non è uno scherzo. E' andata più o meno così per Claudio Usuelli e per tanti altri colleghi che, da un giorno all'altro, hanno appreso di non essere più chiamati a indossare la fascia azzurra. A stabilirlo un funzionario del Ministero dell'interno secondo il quale i sindaci uscenti non rieletti nel loro Comune decadono dall'incarico di presidenti della Provincia. L'ex primo cittadino di Nibionno infatti, siede ancora in consiglio comunale, ma da capogruppo di maggioranza. E in assise aveva fatto intendere che non ci sarebbero stati problemi di incompatibilità stante le imminenti elezioni per il rinnovo dell'organismo provinciale. Inaspettatamente però, le cose non sono andate così.

L'ex presidente della Provincia di Lecco, Claudio Usuelli

''Un recente decreto legge, convertito in legge, sosteneva che le elezioni provinciali si dovessero svolgere entro 60 giorni dalle amministrative e che gli organi sarebbero stati prorogati per questo tempo'' ci ha spiegato Usuelli.
Il termine ultimo era quindi il 3 dicembre e in villa Locatelli era già stata individuata nel 27 novembre la data utile per il rinnovo delle cariche. Tale legge veniva poi ulteriormente rafforzata, lo scorso 30 settembre, da una nota diffusa dall'Unione Province Italiane (UPI), che faceva seguito alla riunione della Conferenza Stato Città e Autonomie locali, avvenuta un paio di giorni prima. Nel documento si davano due importanti indicazioni, "concordate con il ministero dell'interno", sulla tornata elettorale delle 76 province italiane.
Il Governo ha condiviso e accolto, attraverso la presa d'atto della Conferenza Stato Città Autonomie locali, il documento proposto da UPI, in particolare rispetto a due questioni essenziali: la prima riguarda la proroga di tutti gli organi in carica, presidenti e consiglieri, anche in caso di decadenza per cessazione di mandato da sindaco o consigliere comunale, fino allo svolgimento delle elezioni provinciali. Il presidente e tutto il consiglio rimangono quindi in carica fino allo svolgimento delle elezioni. Attraverso questo documento si stabiliva inoltre che la giornata di elezioni sarebbe stata uguale per tutte le provincie italiane: il 18 dicembre.
Nota valida fino a provvedimento contrario, scoperto lo scorso sabato mattina tramite una telefonata del collega di Bergamo che ha dato a Usuelli la comunicazione, anticipando peraltro l'avviso del Prefetto, giunto nel pomeriggio.
''C'era il parere interpretativo di un funzionario del ministero: sostiene che i sindaci non rieletti, decadono automaticamente il giorno delle elezioni - ha proseguito Usuelli - La discrasia è aberrante per il primo assunto che mi hanno insegnato studiando giurisprudenza: la legge è superiore a un parere''.
Ci tiene poi a precisare: ''Non ero abusivo, la legge diceva che potevo stare lì. Io la legge la accetto e la rispetto, però ero rimasto perché mi hanno detto che potevo stare lì e non perché non volevo mollare l'incarico. Mi amareggia non aver fatto i saluti''.
Il presidente, in questo lasso di tempo, ha portato avanti l'attività amministrativa: ''dal 5 ottobre fino a venerdì ho firmato atti e decreti. Avrei dovuto saperlo prima per ragioni di legalità''. Ora li ratificherà il vice presidente vicario, Bruno Crippa che prenderà il posto di Usuelli.
Il consiglio provinciale di lunedì è stato rinviato si terrà il prossimo mercoledì e in quell'occasione Usuelli potrà fare i saluti, ormai non più da presidente.
M.Mau.
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