Casatenovo: alunni in visita (guidata) alla chiesina di S.Margherita con la Pro Loco

Ha recentemente riaperto i battenti, dopo un intervento di riqualificazione, la chiesina di Santa Margherita a Casatenovo. A questo proposito la Pro Loco, che ha seguito da vicino i lavori condotti dal Comune, ha organizzato delle visite guidate per alcune classi della primaria di Crotta e per quelle della scuola media.

La classe 3A della scuola media in visita a Santa Margherita

L'edificio, situato a pochi passi dal confine con Monticello, nella zona più a nord del paese, è coinvolto nel progetto ''Antiche chiese, nuove prospettive'', iniziativa finanziata dalla Fondazione Cariplo e portata avanti dal Comune di Casatenovo, in partenariato con Pro Loco, Demetra Società Cooperativa Sociale Onlus, Cooperativa Il Trifoglio e con il coinvolgimento di una rete di sostegno formata da diverse realtà locali. L'idea alla base è quella di riproporre al pubblico, restaurate e corredate di informazioni a esse relative, chiese, ville nobiliari, cascine e corti che si possono incontrare passeggiando per il nostro paese. L'aspetto più innovativo dell'iniziativa è il coinvolgimento del digitale, grazie al posizionamento di pannelli in forex 20x20cm raffiguranti dei QR-code in prossimità dell'edificio interessato: scannerizzando il codice attraverso un semplice cellulare, si aprirà in automatico il sito internet della Pro Loco con le informazioni riguardanti l'edificio interessato. I contenuti della sezione del sito, inoltre, sono disponibili sia in italiano sia in inglese, grazie a una collaborazione della Cooperativa con l'istituto superiore Greppi.

Alessia Galbusera di Demetra

La chiesina di Santa Margherita, che oggi presenta una struttura gotico-rinascimentale che sfocia in un'affrescata abside semicircolare, nasce probabilmente intorno al 1192, quando ergeva nei pressi di un monastero femminile dell'ordine di San Benedetto. Di proprietà della famiglia Casati, particolarmente influente nel nostro paese, l'edificio ha poi subito numerose ristrutturazioni e modifiche, la prima delle quali è avvenuta nel 1462, come indicato da un'iscrizione conservata al suo interno. Anche gli affreschi che si possono ammirare al suo interno, invece, risalgono alla metà del Quattrocento, periodo di attività a Milano del pittore Cremasco Cristoforo Moretti, a cui sono attribuiti: tra le rappresentazioni figura, in posizione predominante, l'incoronazione della Vergine, seguita da schiere di angeli, Apostoli e profeti.

Presenti inoltre Adamo ed Eva, quest'ultima segnata dagli interventi successivi legati anche a leggende sulla chiesina, e le colonne della Gerusalemme celeste, insieme al giudizio universale con le anime dei buoni e dei dannati. La peculiarità di Santa Margherita è la presenza di un affresco che ritrae il ciclo dei mesi dell'anno, per agevolare i contadini all'epoca privi di istruzione. Gli affreschi della Chiesina, poi, si concludono ai lati dell'abside e raffigurano, oltre al committente Giacomo Del Torgio e all'iconografia di Cristo che mostra gli oggetti utilizzati durante la Passione, la Vergine col Bambino insieme, naturalmente, a Santa Margherita, contornati da una siepe di bosso, simbolo d'immortalità.

Il progetto di riqualificazione, finanziato dal Comune nel 2017 ma rallentato dalla pandemia, non ha richiesto, in realtà, grandi lavori. Come spiegato da Rosa Adele Galbiati, presidente della Pro Loco, gli unici interventi effettuati nella chiesina sono stati quelli di pulizia della pavimentazione, sistemazione del portoncino, blocco della fuoriuscita d'acqua dalla finestra e risistemazione delle pareti senza affreschi. Questi ultimi, invece, grazie all'ultimo restauro, risalente agli anni ‘80, si sono conservati bene fino a oggi, e non hanno richiesto manovre di miglioramento. Spesa ingente per la riapertura al pubblico, tuttavia, è stato l'arredo, consistente in un set di sedie che hanno sostituito un precedente accumulo di pezzi diversi fra loro: particolarità della nuova fornitura è la collaborazione fra la mano dell'uomo e quella digitale, che ha permesso di realizzare sedie in materiale completamente riciclato.

Pronta per essere riaperta al pubblico dunque, l'idea di rilanciare la chiesa attraverso il coinvolgimento dei ragazzi delle scuole primarie e secondarie è stata di Luigi Capraro, docente di lettere presso la scuola media, ma anche membro del direttivo della Pro Loco. La proposta è stata accolta con molto entusiasmo e nel corso di questa settimana la struttura di proprietà comunale accoglierà più di 300 alunni tra quarta elementare, quinta e medie.
''Ci è sembrato bello chiedere alle scuole di vedere la chiesina, crediamo abbia più di un risvolto positivo in senso educativo: da un lato, è giusto che la si conosca per apprezzarla e studiarla, dall'altro, è importante imparare a rispettarla" ha detto la presidente della Pro Loco Galbiati in occasione della visita della classe 3A delle medie di Crotta martedì mattina. "Ci auguriamo che, attraverso queste visite, i ragazzi apprendano il significato e la storia di questi edifici e capiscano che lasciare bottiglie, cartoni della pizza e cartacce nel parchetto qui vicino è un atto particolarmente di cattivo gusto".

Rosa Adele Galbiati, presidente della Pro Loco

Dopo l'introduzione della presidente di Pro Loco, la visita è proseguita con una digressione storico-artistica curata da Alessia Galbusera, casatese membro della Cooperativa Demetra, la quale, tra i partner del bando del progetto, svolge un'azione di promozione. Le informazioni fornite hanno scatenato tra i ragazzi curiosità e interesse, portandoli a porre domande, a interrogarsi e a voler scoprire ancora di più sulla chiesina.

Le nozioni storiche presentate da Alessia Galbusera si possono trovare sul sito della Pro Loco, nella sezione dedicata a Santa Margherita, ma anche raccolte in pannelli esposti all'interno della chiesina stessa. ''Abbiamo un accordo scritto con l'istituto superiore Greppi, e ogni volta che ne abbiamo necessità, sia dal punto di vista linguistico sia da quello storico-artistico, gli studenti ci danno volentieri una mano'' ha spiegato ancora Galbiati. ''In particolare, questi pannelli sono stati realizzati in collaborazione con gli allievi dell'indirizzo umanistico in un progetto di alternanza scuola-lavoro: partendo da due tesi di laurea depositate in biblioteca e attraverso una ricerca fatta con l'insegnante di storia dell'arte, hanno scritto tutti i testi; noi poi li abbiamo dati a un grafico e ne sono usciti questi sette pannelli''.

La chiesina di Santa Margherita, dunque, è in funzione e aperta al pubblico nella giornata di domenica 24 ottobre, su prenotazione, dalle 15 alle 18. Le scuole elementari e medie, invece, proseguiranno nelle loro visite fino alla giornata di venerdì 22.

G.G.
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