Campofiorenzo: ''l'ex depuratore va messo in sicurezza''. Sopralluogo della minoranza che chiede anche un piano per la bonifica

Dismesso ormai da decenni, dell'ex depuratore situato in località San Mauro - a Campofiorenzo di Casatenovo - si è sempre parlato relativamente poco negli anni.
Senza una destinazione, nè una prospettiva futura, l'impianto risulta inserito fra i beni alienabili del Comune e versa in uno stato di oggettivo degrado e abbandono.

Un'immagine tratta dal satellite che mostra l'area dell'ex depuratore di Campofiorenzo

Del tema si è tornati brevemente a discutere nel corso dell'ultima assemblea di frazione, svoltasi nelle scorse settimane alla presenza di cittadini e membri della consulta. In quell'occasione infatti, l'assessore ai lavori pubblici Daniele Viganò aveva annunciato l'intenzione di procedere - una volta reperite le necessarie risorse economiche - ad un'opera di bonifica del sito.

Un'affermazione subito raccolta dal gruppo di minoranza Più Casatenovo che negli ultimi tempi ha condotto un paio di sopralluoghi finalizzati ad accertare le condizioni in cui versa la struttura, rispetto alla quale peraltro sono stati segnalati in un recente passato, episodi relativi ad incursioni da parte di ignoti, complice la zona piuttosto defilata in cui è ubicata, ma al tempo stesso facilmente raggiungibile percorrendo un tratto di strada asfaltata con collegamento diretto alla provinciale 51 (di fronte al ristorante San Mauro).

I consiglieri Marco Pellegrini, Barbara Beretta, Lorenzo Citterio e Marcello Paleari puntano il dito contro lo stato di degrado in cui l'ex depuratore si trova e chiedono un urgente intervento di messa in sicurezza. A cominciare dalla recinzione, che risulta fatiscente, arrugginita e piegata in più punti, così da consentire un non così proibitivo accesso al sito percorrendo i vicini sentieri. Nel loro scritto - corredato da immagini - gli esponenti di Più Casatenovo citano la presenza di un ponte alto svariati metri, scivoloso e pericoloso e di strutture abbandonate, sfondate e pericolanti.

Un quadro poco confortante rispetto ai potenziali rischi dell'impianto, al quale si somma la presenza di vasche di contenimento che appaiono piene di liquami e dunque ancora da svuotare.

Alla richiesta di interventi per mettere in sicurezza l'ex depuratore, Pellegrini, Beretta, Citterio e Paleari chiedono un urgente piano di bonifica, anche per approfondire l'attuale situazione e scongiurare l'assenza di rischi ambientali.

Di seguito la lettera inviata nelle scorse ore dal gruppo di minoranza al sindaco Galbiati e per conoscenza all'assessore ai lavori pubblici Viganò:
Al Sindaco di Casatenovo Filippo Galbiati
All’Assessore ai Lavori Pubblici Daniele Viganò


Oggetto: Messa in sicurezza area ex acquedotto

Egregi Destinatari,
Durante le recenti assemblee di frazione, è stata annunciata la volontà di bonificare l'area dell'ex acquedotto comunale.
Tuttavia, in attesa di conoscere, nel dettaglio, tempi certi nonché modalità di tale impegno, ancora vago e fumoso, si rende necessario intervenire per la messa in sicurezza del sito abbandonato.
Infatti, l'intera recinzione risulta del tutto fatiscente, arrugginita, piegata e con ampie aperture.
Questi buchi risultano parzialmente chiusi, in modo raffazzonato e provvisorio, con rattoppi talmente improvvisati da far dubitare che trattasi di un intervento di manutenzione da parte di tecnici comunali, se non addirittura auspicare che non lo sia. Ad ogni modo, la recinzione non è in condizioni da impedire o quanto meno dissuadere l'accesso all'impianto in disuso, la cui pericolosità è estremamente alta, derivante dalle vasche di contenimento, a raso terra, piene di liquami e profonde diversi metri; dalle griglie di depurazione, a sbalzo del piazzale, senza protezioni di sorta; dal ponte, alto svariati metri, stretto, scivoloso; dalle strutture degli ex uffici e
delle cabine elettriche, sfondate, pericolanti. I rischi potenziali di quell'impianto abbandonato sono quindi elevatissimi, tanto più che è ubicato presso un crocevia di sentieri molto frequentati.
Neppure è dato comprendere la ragione della presenza di un contatore attivo, in un sito del tutto fatiscente. Anche se probabilmente in uso al cancello elettrico di accesso, la presenza di energia elettrica in una simile situazione di degrado, comporta una ulteriore ipotesi di pericolosità.
Peraltro, nell'occasione in cui è stata accennata la bonifica, si sono altresì rassicurati i cittadini in merito all'inesistenza di rischi ambientali di sorta. In realtà, si chiede un approfondimento e precisazioni che Vorrete fornirci, sia riguardo ripetuti sversamenti e travasi di liquami e acque nere, in caso di piogge persistenti, da alcuni tombini presenti all'interno del sito e dalla vasche stracolme; nonché e soprattutto, riguardo al costante, forte, rumore di acqua corrente, motivandone presenza, corso e deflusso della stessa.

Si chiede, quindi:

- Immediato intervento di messa in sicurezza dell'intera area, con il ripristino della recinzione, per tutto il perimetro dell'impianto, così da rendere inaccessibile l'accesso;
- Lo svuotamento delle vasche di contenimento, con successivo riempimento di terra e copertura delle stesse, al fine di impedire cadute fatali all'interno delle stesse, come tragicamente già accaduto, anche di recente, in siti analoghi.
- Riscontri dettagliati relativamente alla sicurezza ambientale dell'impianto e dei luoghi limitrofi, anche per la prossimità di alvei torrentizi, nonché sulla natura e sul deflusso dell'acqua corrente di cui si avverte presenza.
- Piano di bonifica, con tempi e modalità di esecuzione.

Si allega documentazione fotografica, per Vostro pronto riscontro, precedente ai provvisori interventi di chiusura recinzione, di cui sopra.

In attesa urgenti Vostre, cordialità

Gruppo Consiliare Più Casatenovo
Marco Pellegrini (f. to)
Barbara Beretta (f. to)
Lorenzo Citterio (f. to)
Marcello Paleari (f. to)

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