Viganò: in consiglio dibattito su Retesalute

Sono emersi alcuni dubbi sulla questione Retesalute durante il consiglio comunale che si è tenuto a Viganò lo scorso fine settimana.
Aprendo la discussione sul punto il sindaco Fabio Bertarini ha ricordato ai presenti le attività sociali che l'azienda speciale porta avanti sul territorio, nello specifico su 25 comuni del meratese, casatese e oggionese.
''Retesalute ha subito danni notevoli e ingiustificati a seguito di una mala gestione degli organi interni dell'azienda: è importante però ricordare che l'esercizio nel 2020 ha chiuso il bilancio con un entrata di 82mila euro in seguito all'adozione del piano di risanamento presentato dal collegio dei liquidatori'' ha ricordato il primo cittadino.
''Lo scioglimento dell'azienda comporterebbe una terribile caduta del capitale umano costruito sul territorio nel corso di un decennio e uno stop per i servizi dedicati alle fasce più deboli della popolazione''.

L'assessore Renato Ghezzi e il sindaco Fabio Bertarini

Anche se attualmente si è creato un clima di stabilità all'interno dell'azienda, sono una ventina i dipendenti che negli scorsi mesi hanno deciso di lasciare il posto di lavoro. Come ha ricordato il sindaco, anche Viganò soffre questa situazione: il paese vive infatti la mancanza di un assistente sociale in quanto solo 4 delle 12 ore previste sono coperte.
La cifra che Viganò deve all'azienda ammonta a circa 86mila euro, di cui circa 26mila verranno resi al Comune dalla stessa. ''Ci è stato detto che Retesalute procederà in tempi brevi al pagamento dei rimborsi per i servizi già pagati ma di cui non abbiamo usufruito: l'idea è infatti che entro i primi mesi del prossimo anno tutti i comuni riceveranno il saldo'' ha continuato Bertarini.
Anche il vicesindaco Ghezzi si è detto speranzoso che il servizio offerto dall'azienda continui sulla strada giusta. ''Ci auguriamo che la rinascita di Retesalute non cada negli stessi errori fatti in precedenza e spero vivamente che in seguito alla liquidazione si sviluppi una governance dell'azienda più preparata''.
Ha espresso non pochi dubbi in merito il consigliere Giorgio Ruini, che si è chiesto e ha domandato a tutti i presenti se valga la pena usufruire di questi servizi. ''Mi sembra chiaro che non vi sia nessuna garanzia che le cose continuino ad essere stabili come in questo momento'' ha affermato il consigliere. ''Secondo me dovremmo valutare delle alternative, al fine di avere più chiara la situazione''.
A prendere la parola poi il segretario comunale Mario Blandino che ha illustrato ai presenti la complessità della vicenda. ''Il dato che viene riferito dal collegio dei liquidatori è che c'è stato un ribasso nelle richieste, ovvero che Retesalute ha offerto servizi di qualità a minor costo rispetto a quello che veniva a costare alla stessa'' ha affermato. ''Verrà richiesto un maggior controllo delle spese sia da parte dei sindaci sia da parte dei consiglieri. Sta a voi di anno in anno verificare se l'azienda sia in grado di andare avanti sulle sue gambe e dovrete farlo tramite l'analisi dei costi'' ha continuato. ''Il mio modesto parere è che non abbiate il quantitativo di personale adeguato per gestire autonomamente i servizi sociali: Viganò è un comune virtuoso perché avete dipendenti molto validi che si prestano a svolgere una serie di attività, ma ne avreste bisogno molti di più'' ha concluso Blandino.
Ha condiviso questo punto di vista anche il vicesindaco Ghezzi, convinto del fatto che un comune così piccolo non riuscirebbe a gestire autonomamente i servizi sociali.
Dello stesso parere anche il primo cittadino Bertarini. ''È logico che potrebbero esserci delle incombenze che non possiamo escludere e nessuno ci obbliga a non cercare servizi da altre aziende'' ha affermato. ''Il sindaco non ha le competenze per controllare i bilanci di Retesalute, se vogliamo farlo dobbiamo nominare un supervisore che va pagato e mi sembra che nemmeno questo vada bene. Vogliamo che tutto funzioni perfettamente, che tutto sia controllato senza pagare i servizi svolti, il che mi sembra assurdo'' ha concluso.
Al termine del consiglio i presenti hanno votato all'unanime per ripianare il debito dovuto a Retesalute, ma continuano ad essere molti i dubbi tra i consiglieri.
S.L.F.
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