Lettera al presidente Draghi: dia corso alla legge e sciolga i gruppi neofascisti

Dopo l'assalto alla sede nazionale della CGIL, guidato da noti figuri appartenenti ad una organizzazione dichiaratamente fascista, con la partecipazione attiva di folle esagitate, è stata votata alla Camera una Mozione che impegnava il Governo ad applicare la legge N°642 del 1952, conosciuta come Legge Scelba, scritta in ottemperanza alla XII disposizione transitoria della Costituzione che ordina il divieto di ricostruzione del Partito Fascista. Detta Disposizione impone lo scioglimento di forze che si rifanno a tale Partito antidemocratico, macchiatosi di numerosi crimini. I Partiti di destra che hanno sempre utilizzato la manovalanza fascistoide per ottenere consenso, hanno ovviamente votato contro.

I media dimenticano in tempi brevi ogni genere di notizia, e di conseguenza anche i fruitori: tutto dimenticato. Ora le priorità sono altre, non si è saputo più nulla del gruppo di esperti proposti dal Governo "dei migliori" per stabilire chi si deve occupare dello scioglimento di Forza Nuova, CasaPound, Libertà e Azione e alcune decine di altre sigle. In compenso si è tentato di scaricare la questione sulla Magistratura, senza risultato alcuno.

Il Presidente Nazionale di ANPI Gianfranco Pagliarulo nella conferenza stampa del 22 novembre ha chiesto con forza al Governo di sciogliere i gruppi fascisti, con ANPI hanno sottoscritto la richiesta le seguenti organizzazioni: Associazione Italiana Combattenti Antifascisti di Spagna, Associazione Ex Deportati nei campi nazisti, Associazione Ex Internati Militari, Associazione Famiglie Italiane Martiri, Associazione Partigiani Cristiani, Associazione Perseguitati Politici Italiani Antifascisti, Associazione Reduci della Prigionia, Federazione Italiana Associazioni Partigiane, Federazione Italiana Volontari della Libertà.

Alcune persone anche all'interno di queste forze esprimono un dubbio in parte condivisibile, ovvero: nel passato sono stati sciolti due gruppi fascisti, si sono ricostruiti con altre sigle. Non importa, cominciamo a sciogliere quelle attuali, e vigiliamo!

Hanno vigilato tutta la vita i sei Partigiani che hanno inviato nei giorni scorsi il seguente appello al Presidente Draghi perché metta, senza perdere altro tempo, le formazioni fasciste fuorilegge.

Egregio Presidente Draghi,

abbiamo conosciuto il fascismo, la soppressione delle libertà e dei diritti, le sue violenze, le sue persecuzioni, le sue guerre. Lo abbiamo combattuto, e tante e tanti di noi hanno sacrificato la vita. Eppure lo abbiamo vinto. Siamo indignati per l'aggressione alla sede nazionale della CGIL perché ci ha ricordato quel tempo, ma indignarsi non basta. Occorre un segnale forte, concreto, immediato. Per questo ci rivolgiamo direttamente a Lei in quanto alto rappresentante delle Istituzioni nate dalla Resistenza. Rompa ogni indugio e ascolti l'appello che continua a venire da migliaia e migliaia di cittadine e cittadini, dalle associazioni combattentistiche, dagli ex deportati, da noi partigiani, tutti preoccupati per i pericoli che corrono la convivenza civile e per il futuro della democrazia. Dia corso al dettato costituzionale e alle leggi vigenti.

Sciolga le organizzazioni fasciste.

La salutiamo cordialmente

Mirella Alloisio - partigiana, componente della segreteria operativa del CLN Liguria

Antonio Amoretti - partigiano delle Quattro Giornate di Napoli

Ermenegildo Bugni - partigiano, vicecomandante della divisione Modena e responsabile di zona Porta Santo Stefano nella Brigata "Irma Bandiera" di Bologna

Giacomina Castagnetti - partigiana, componente dei Gruppi di difesa della Donna di Reggio Emilia

Gastone Cottino - partigiano della Brigata SAP "Mingione" e componente del CLN Piemonte

Iole Mancini - partigiana dei GAP di Roma.


Anche a destra le forze politiche devono la loro Libertà a questi eroi, nessuno ha il diritto di snobbare Democrazia e i diritti fondamentali del vivere civile sanciti dalla Costituzione.

Il direttivo ANPI Brianza Lecchese
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