''…senza fretta, ma senza stop…''
"Essere pensati e voluti" sono parole che portano in sé tanti di quei significati che si dovrebbe riempire un intero giornale e ancora non basterebbe.
E alla nostra Azienda è capitato, di certo di essere pensati e non entro nel merito dei singoli pensieri, ma tra questi qualcuno anche con benevolenza: libero e svincolato da ogni interesse altro.
Un gesto, che può accadere e che può meravigliare. Un gesto tanto spontaneo quanto semplice, in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo e che ha il nome di covid-19.
Il gesto di Andrea, un imprenditore di Merate che ha deciso di offrire un regalo per Natale, anzi due.
Il primo l'ha fatto con una donazione all' "Associazione Corimbo Onlus" di La Valetta Brianza, dove ci ha accolti Marta, l'educatrice responsabile dell'associazione che ha avviato, nel tempo, un percorso di orientamento e formazione dove i ragazzi disabili vivono l'esperienza lavorativa part-time acquisendo capacità e imparando a collaborare con gli altri.
Il secondo regalo ai dipendenti di Retesalute per ringraziarli del lavoro e dell'impegno svolto, perché con quella donazione ha potuto fare un pensiero a chi del sociale ne ha fatto un lavoro.
A chi in questi mesi ha vissuto non poche preoccupazioni personali, lavorative, date dall'incertezza aziendale, ma che nonostante tutto ha deciso di continuare, impegnandosi, anche il doppio per sopperire a chi, dei colleghi ha preso altre strade professionali.
E allora tutto diventa diverso, prende un aspetto migliore.
Non ci sente più come dipendenti di ReteSalute sotto una lente, ma ci si sente incoraggiati e considerati, appunto "pensati e voluti".
La realtà non cambia, ma cambia la prospettiva, con la quale chi lavora a Retesalute viene visto con uno sguardo di riconoscenza.
E così ci si sente parte di un territorio che comprende, le persone che vivono, i servizi sociali, l'ospedale, i Carabinieri, le realtà produttive tutti grati di un lavoro di squadra che si compie.
E diventa tutto bello quando qualcuno che ha "ricevuto" tanto, decide di "dare" tanto, di restituire un po' di quel bello che ha ricevuto.
Quindi "grazie" ad Andrea che ha "pensato" a chi fa "sociale".
Grazie a Marta che lavora per i suoi ragazzi.
Grazie ai ragazzi perché ci sorridono.
Grazie ai colleghi di Retesalute che sono educatori, assistenti sociali, psicologi, amministrativi per il loro lavoro quotidiano.
E allora sì che è Natale.