Casatenovo: in Provincia si torna a parlare dei Crocifissi del Fumagalli. 'Sono appesi'

La sorte dei crocifissi “spariti” dalle aule dell'Istituto Fumagalli di Casatenovo non è più un mistero. Come si ricorderà a chiedere di fare luce sui simulacri era stata nelle scorse settimane il consigliere provinciale Elena Zambetti, presentando un apposito question time.
La risposta è arrivata ieri in apertura dell'ultimo consiglio provinciale della legislatura vista l'imminente convocazione delle consultazioni elettorali per il rinnovo delle cariche dell'Ente. Il vicepresidente vicario Bruno Crippa – erede del testimone lasciato anzitempo da Claudio Usuelli, decaduto dopo il voto a Nibionno non essendo più sindaco del paese – ha dato lettura del testo predisposto dagli uffici, previa verifica con la dirigenza scolastica.
I crocifissi – è stato così spiegato – sono stati tolti, insieme ad altro materiale appeso alle pareti, in estate, quando il plesso è stato interessato da intervento di miglioramento in ottica antisismica. Ora, a cantiere chiuso, sono stati riposizionati.
Nulla la Provincia sa, invece, dei crocifissi acquistati ormai oltre dieci anni fa dagli allora assessori leghisti Stefano Simonetti (ancora oggi capogruppo a Villa Locatelli) e Marco Benedetti, impegnati in una “crociata” in difesa dei valori della tradizione cristiana nelle scuole. Come asserito da Crippa gli stessi, infatti, non sarebbero mai stati acquisiti al patrimonio dell'Ente bensì donati direttamente agli Istituti a cui eventualmente la consigliera Zambetti dovrebbe rivolgere direttamente il suo interrogativo circa la loro “fine”.
“L'interrogante” si è detta comunque soddisfatta della risposta, per la parte relativa al Fumagalli: “mi fa piacere siano tornati al loro posto. Questo era l'obiettivo”, la sua chiosa.
A.M.
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