Campsirago: come funziona il progetto di partenariato, il secondo realizzato a livello regionale

Il Comune di Colle Brianza e l'associazione Scarlattine Progetti si apprestano a siglare un accordo di Partenariato Speciale Pubblico Privato per la valorizzazione della frazione di Campsirago.

L'obbiettivo è trasformare l'antico borgo in un centro culturale "Campsirago luogo d'Arte" - questo il nome del progetto - giungendo al tempo stesso alla riqualificazione edile di alcune strutture. Una prima novità è l'abbandono del ricorso a convezioni di durata breve a favore di un accordo di partenariato della durata di 25 anni rinnovabile per altri 25. La novità decisamente più importante è la scelta di ricorrere ad uno strumento normativo nuovo, il Partenariato Speciale Pubblico Privato, introdotto con il nuovo codice degli appalti pubblici nel 2016 e, ad oggi, utilizzato solo in pochi altri casi a livello nazionale. L'accordo che l'associazione e il comune si appresteranno a sottoscrivere entro la fine dell'anno è, infatti, il secondo adottato in regione Lombardia, dopo quello siglato dalla città di Bergamo con un'associazione culturale. A livello italiano, secondo le informazioni disponibili, gli accordi di questa tipologia, fino ad ora sottoscritti, sarebbero una ventina.

L'elemento di cambiamento più significativo, che la stessa Amministrazione ha voluto sottolineare, è il superamento di una certa "contrapposizione" tipica delle convenzioni fra enti pubblici e soggetti privati. Il Partenariato Speciale redatto fra il comune di Colle Brianza e l'associazione Scarlattine prevede, infatti, che i due soggetti lavorino "fianco a fianco" nel perseguimento di un obbiettivo condiviso: il recupero e la valorizzazione dell'abitato di Campsirago

Nel dettaglio, l'associazione Scarlattine Progetti si impegnerà a realizzare una serie di opere presso l'antico borgo, dove attualmente ha già la propria sede e svolge parte delle attività, all'interno Palazzo Gambassi. Una struttura - quest'ultima - già parzialmente riqualificata - ala ovest - e rispetto alla quale Scarlattine dovrà ultimare i lavori di restauro attualmente in corso presso l'ala est. In particolare, il comune ha avviato - si legge nell'accordo - lavori di "risanamento conservativo [...] riguardanti il piano primo e secondo e la copertura [...] per un importo di euro 125mila. [...] Inoltre, [...] provvederà al completo rifacimento della copertura della restante parte del tetto del Palazzo per un costo di euro 60mila[...]". Le restanti opere, necessarie al completamento della ristrutturazione dell'edificio, saranno a carico dell'associazione che dovrà anche concorrere alla realizzazione di una parte dei lavori di arredo urbano. Terminata questa prima fase, la seconda prevede il recupero della chiesa di San Bernardo. Intervento da eseguire attraverso il consolidamento delle pareti, senza il rifacimento del tetto, e una volta che l'edificio - ora di proprietà della Parrocchia - entrerà nelle disponibilità comunali. Nella terza fase Scarlattine dovrà completare la sistemazione e valorizzazione degli ambienti esterni del borgo, come la piazza, il lavatoio e la strada romana e i relativi arredi urbani. L'ultima fase prevede l'installazione, in uno spazio all'aperto, di un teatro realizzato in bioarchitettura con materiali naturali e destinato ad attività culturali.

A monitorare la realizzazione degli interventi sarà un Tavolo Tecnico che si riunirà almeno due volte l'anno. Scarlattine Progetti riceverà in "concessione d'uso in comodato, [...] i Beni e le loro pertinenze [...] per una durata minima di 25 anni rinnovabile per eguale periodo agli stessi patti e condizioni".

L'accordo di partenariato presenta aspetti innovativi dal punto di vista della collaborazione fra ente pubblico e soggetto privato. In particolare, per quanto concerne il reperimento delle risorse economiche attraverso bandi regionali e nazionali. Scarlattine si impegna a "garantire il proprio supporto di co-progettazione al Comune in relazione alla progettazione ed esecuzione di interventi" anche "qualora sia esclusivamente il Comune beneficiario di finanziamenti". In modo eguale, Scarlattine - la controparte privata dell'accordo - si impegna anche a "farsi direttamente carico della progettazione e direzione tecnica e degli appalti relativi agli interventi di recupero", con la possibilità di utilizzare "le forme consentite di diritto privato". Un aspetto innovativo che potrà semplificare, di molto, alcune procedure. Il comune garantirà un'"esenzione totale o la massima riduzione consentita; dei tributi" e una collaborazione "con Scarlattine Progetti allo sviluppo e potenziamento delle attività di valorizzazione partenariali anche attraverso la ricerca attiva di fondi dedicabili e lo sviluppo di linee progettuali". L'ente pubblico potrà anche scegliere di realizzare degli interventi previsti "con proprie risorse di Bilancio" sia in "sostituzione" o "concorrenza" con quelle reperibili dal privato. Una soluzione che permetterà al comune e Scarlattine Progetti di lavorare "fianco a fianco" e investire sui beni da riqualificare attingendo alternativamente alle risorse disponibili sia nel settore pubblico che privato.

L. A.
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