Nibionno: è mancata Olga Fumagalli, la storica bidella delle elementari di Tabiago

Olga Fumagalli
È mancata quest'oggi a 98 anni Olga Fumagalli, storica bidella della scuola elementare di Tabiago che le passate generazioni ricordano oggi con grande affetto, nonostante le decise redarguite rivolte agli alunni più discoli affinché tutti rispettassero le regole di buon comportamento.
Erano gli anni in cui a scuola i maschi indossavano la blusa nera e le femmine il grembiule nero, gli anni in cui, durante l'intervallo, si facevano le capriole in aria atterrando su un materassino di gommapiuma e in cui ci si aggirava nel giardino della scuola alla ricerca delle cavallette da "imprigionare" nelle scatole di formaggini, che finivano poi come trofei sui banchi. Anni dal sapore lontano, insomma, ma con un ricordo ancora vivido e nostalgico per chi li ha vissuti.
Olga è stata un pilastro all'interno dell'istituto dove ha lavorato per una vita intera, dedicandosi con fermezza al controllo di quanto avveniva nei corridoi e nelle aule. Una corporatura esile, minuta con splendidi occhi azzurri e portamento elegante, facevano da contraltare alla scopa di faggina che i piccoli studenti temevano e rifuggivano perché ne erano universalmente note le conseguenze.
Per chi l'ha conosciuta, come l'ex sindaco Claudio Usuelli che oggi la ricorda, è semplicemente la signora Olga: "Per la mia generazione è stata più che, come si direbbe oggi, una collaboratrice scolastica. Sono sicuro che non si offenderà, anzi, ne sarà orgogliosa: lei è stata la nostra bidella alle scuole elementari di Tabiago, come si chiamavano allora. È colei che ci ha fatto da mamma, da papà, da educatrice".
Usuelli racconta gli episodi che hanno caratterizzato quegli anni per i bambini di Tabiago: "Sono ancora vive nella mia memoria gli epici inseguimenti che finivano con una scopata che ci veniva assestata con la "sua" scopa di saggina ogniqualvolta infrangevamo le regole, oppure le sculacciate, sempre, sulle nostre "chiappette" innocenti e morbide. Il tutto accompagnato da una successiva carezza e da un "non si fa" con la relativa spiegazione del perché non si poteva tenere quel comportamento". Spesso Olga consegnava anche un biscotto, segno che, dietro la veste da inflessibile controllore del rigore scolastico, c'era una donna che nutriva affetto per quei bambini, come fossero i suoi figlioli.
Alla fine della scuola quando i bambini vedevano arrivare lo scuolabus per tornare a casa e iniziavano a correre per arrivare primi, lei, scopa alla mano, era pronta a redarguirli, riuscendo così fermare gli scalpitanti scolaretti ed evitando che potessero farsi del male mentre il mezzo non aveva arrestato la corsa.
"Noi alunni e i nostri genitori, che ovviamente sapevano e approvavano, non ci siamo mai nemmeno lontanamente sognati di censurare il suo operato. Anzi: era giusto ed approvato - rimarca Usuelli - Mi piace sempre ricordare quando la incontravo. Insieme ricordavamo le mitiche scopate e sculacciate: allora il suo viso che si illuminava, la bocca si apriva in un grande sorriso e i suoi candidi occhi azzurri si accendevano e trasmettevano gioia e serenità".
Un ringraziamento, infine, da parte di "un suo ex alunno della scuola elementare di Tabiago", come ci tiene a sottolineare l'ex sindaco: "Cara Signora Olga ci mancherà tantissimo. Ci mancherà la Sua innata eleganza, il Suo sorriso, la Sua rettitudine morale. Non mi voglio dilungare oltre ma salutarla con un grande grazie. Grazie per l'educazione e l'onestà che ci ha impartito ed insegnato".
Olga, che ha goduto di buona salute nonostante l'età longeva, ha lasciato le figlie Camilla e Gabriella e le nipoti Maddalena ed Emanuela. La cerimonia per l'ultimo saluto si terrà domani, sabato 18 dicembre, nella chiesa dei santi Simone e Giuda di Tabiago alle 10.30 e proseguirà poi verso il cimitero con auto proprie.
M.Mau.
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