Molteno: a giudizio per un furto d'identità, avvocato viene assolto

Si è chiuso con un'assoluzione - per non aver commesso il fatto - il procedimento penale intentato nei confronti di un legale classe 1973, di origini liguri ma in attività a Milano. Difeso (d'ufficio) dalla collega Sonia Bova del Foro di Lecco, l'uomo era chiamato a rispondere dei reati di truffa e sostituzione di persona, per fatti ormai decisamente datati nel tempo. Nel marzo del 2015, stando all'impianto accusatorio, la toga meneghina avrebbe utilizzato l'identità di altro soggetto, legale rappresentante di una società poi posta in liquidazione, per stipulare un contratto di fornitura con la Telecom per una realtà con sede a Molteno. 6.819 euro e spicci il presunto ingiusto profitto (con pari danno alla società telefonica) accertato al 20.12.2016, con l'invio degli atti in Procura a Lecco. La prima udienza dibattimentale, al cospetto del giudice Nora Lisa Passoni, si è tenuta nel dicembre del 2019. A distanza di due anni, ha chiuso la vicenda il dr. Paolo Salvatore, nel frattempo subentrato alla collega. All'esito dell'istruttoria, il giudice ha assolto - come da richiesta anche dell'accusa, quest'oggi rappresentata in aula dal viceprocuratore onorario Caterina Scarselli - l'imputato, mai comparso al fianco del suo difensore. Nel motivare la sentenza, è stato spiegato come le prove introdotte non abbiano del tutto chiarito la posizione del 48enne soprattutto in assenza di accertamenti tali da poter escludere che l'uomo a sua volta sia stato vittima di un "furto d'identità". Da qui la chiusura del caso in suo favore.
A.M.
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