Monticello: sul sagrato c'è il presepe realizzato dai ragazzi. Una riflessione sugli ''ultimi''

Sul piazzale della chiesa di Monticello è allestito un presepe con le statuine preparate dai bambini del percorso di Iniziazione Cristiana che, come potrete vedere, sanno fare cose bellissime!
Questo presepe, costruito insieme, ci fa sentire tutti presenti davanti a Gesù e con una lanterna verde accesa vogliamo rendere presenti anche i tanti profughi e migranti, le famiglie con i bambini, che sono fermi nel freddo inverno dell'Europa centrale, nelle foreste al confine tra Bielorussia e Polonia senza cibo, senza riparo per proteggersi e scaldarsi, in attesa di un futuro meno incerto.

Sono loro oggi la Sacra Famiglia, Maria e Giuseppe che trovarono riparo in una stalla per far nascere il loro Bambino perché "per loro non c'era posto nell'alloggio".
Anche in quella zona non c'è posto per queste persone. La legge vieta ai cittadini polacchi di accompagnare i migranti durante il tragitto in cerca di paesi accoglienti, vieta di farli soggiornare per più giorni, di portare e gettare aiuti oltre il confine.
Ma la solidarietà trova le forme per superare le difficoltà e i divieti, gli abitanti di queste zone di confine dicono "vediamo il dramma e la sofferenza umana, non facciamo calcoli. Dobbiamo restare umani".

Così alle finestre delle case delle famiglie polacche sono apparse, prima poche poi sempre di più, delle lanterne verdi, quasi un semaforo verde per dire a chi è riuscito a passare il confine, che per una notte può "trovare un alloggio" una coperta, un po' di cibo, un abbraccio. Quello che fanno non è vietato e tutti, migranti e accoglienti, non sono fuorilegge.
Anche noi vogliamo restare umani e con la lanterna verde nel nostro presepe tenere viva l'attenzione su questo dramma. Cercare di non restare indifferenti, esprimere la nostra vicinanza ai migranti e alle famiglie generose e coraggiose di quei villaggi.

Informiamoci su quanto succede sul fronte dei migranti e sulle possibili azioni di solidarietà, rispondiamo agli appelli per dimostrare la nostra carità e la nostra partecipazione civile, per svegliare i nostri paesi europei che non si girino dall'altra parte ma che trovino il coraggio delle soluzioni difficili e impegnative che non possono essere ignorate.
Nel nostro presepe e in tutti i nostri presepi ci sia posto per tutti i fratelli davanti a Gesù.
Il parroco don Marco Crippa
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.