Nibionno: ok al gettone di presenza, sconti Tari e ICS

L'ultimo consiglio comunale del 2021 del Comune di Nibionno è stato anche l'occasione per sottoporre alla valutazione dell'aula una serie di punti tecnici, tutti votati all'unanimità delle forze politiche.

In primo luogo, l'importo del gettone di presenza dei consiglieri comunali, espresso sulla base delle tabelle ministeriali che tra i metri di misura, usano come coefficiente il numero di abitanti. "Determiniamo il gettone di presenza pari a 18,08 euro, che successivamente alla decurtazione del 10% prevista dalla legge Delrio, scende a 16 euro - ha spiegato la sindaca Laura di Terlizzi - Tutto questo se ci fossero 7 consiglieri. Noi ne abbiamo 12, quindi l'importo va rimodulato sui 12 consiglieri: diventa quindi di 9,49 euro, che, a seguito delle maggiorazioni, arriva a 9,96 euro a seduta".

Il Comune ha anche integrato il regolamento per l'applicazione della tassa sui rifiuti (Tari) a seguito della proroga dello stato di emergenza Covid. "Lo stato assegnava ai comuni una riduzione per le attività non domestiche rimaste chiuse a causa della pandemia - ha rilevato l'assessore al bilancio Marta Casiraghi - Abbiamo predisposto, lo scorso giugno, un regolamento Tari dove prendevamo queste agevolazioni, per complessivi 36.000 euro di riduzione. All'epoca non si poteva calcolare quanti rifiuti in meno venivano conferiti né quante attività erano rimaste chiuse. Avevamo previsto una riduzione del 50% della parte variabile della Tari. Siccome in Italia non c'è sistema puntale di misurazione, ma ci si basa su sistema misto, è difficile da calcolare. Gli interessati dovevano inviare la richiesta al protocollo comunale entro il 30 novembre: siccome in pochi l'hanno presenta, con una riduzione complessiva di soli 6.000 euro, abbiamo quindi introdotto una nuova appendice che consente di consegnare in ritardo la documentazione da parte del contribuente".

Via libera, poi, alla bozza di convenzione con i comuni di Costa Masnaga e Bulciago per la gestione della scuola secondaria di primo grado don Bosco e dell'istituto comprensivo. "Andiamo a integrare la vecchia convenzione che riguardava solo la scuola media, aggiungendo anche il riparto delle spese della direzione didattica che fino a ora erano a carico solo del comune di Costa" ha affermato l'assessore all'istruzione Davide Biffi. Tale convenzione dura tre anni scolastici, con previsione di termine nel 2023-2024. Ripartisce le spese della primaria con forniture, spese telefoniche, internet, spese ordinarie e per le attività integrate che la direzione fa pervenire: il 50% delle somme restano a carico del comune Costa, mentre il 25% agli altri due comuni. Per quanto riguarda l'ufficio del comprensivo, sono incluse forniture energia, acqua, riscaldamento, arredi, attrezzature e manutenzione ordinaria. "Ci sono contatori a parte rispetto alla scuola elementare, quindi le forniture sono ben rendicontato agli altri due comuni. La ripartizione delle spese in questo caso viene fatta in rapporto al numero degli alunni presenti".

È stato anche approvato il piano di razionalizzazione delle società partecipate del comune, ovvero Silea (0,225%), Lario Reti Holding (0,59%) e Villa Serena (0,19%). "La normativa tiene in conto le attività strategiche per un ente pubblico. Terremo la partecipazione azionaria in Silea perché gestisce ciclo rifiuti e in Lario Reti perché si occupa del servizio idrico - ha sostenuto il primo cittadino - Su Villa Serena è in atto un'alienazione che è già cominciata, tramite un bando aperto che si concluderà il 14 gennaio. Nibionno ha partecipato attivamente all'attività di vendita, non considerandole strategiche".

Infine, è stato dato il via libera al nuovo regolamento di contabilità ed economato. "È lo strumento che permette all'ufficio ragioneria di tenere conto dell'ufficio di bilancio - ha sostenuto l'assessore Casiraghi - Il regolamento era del 1996 e non più aggiornato: lo abbiamo adatto alla normativa comunale e sovra comunale. È motivo di snellimento della procedura amministrativa. Se tra un anno ci saranno nuove norme, lo cambieremo. Prima si dava per scontato che, se cambiava la legge, si aggiornava in automatico, essendo in subordine rispetto alle norme superiori". Tale regolamento dovrebbe durare cinque anni.

M.Mau.
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