Casatese: con Hofmann in Provincia, chi la rileverà ai vertici della conferenza sindaci?
Alessandra Hofmann e Luca Cattaneo
Il sindaco di Monticello, ora impegnata in un doppio e gravoso incarico dopo le recenti elezioni che l'hanno portata alla guida dell'ente con sede a Villa Locatelli, dovrebbe lasciare a breve il ruolo al vertice dell'assemblea che vede riunirsi periodicamente, proprio nel municipio monticellese, i colleghi del circondario.
Una sostituzione - magari temporanea - potrebbe chiamare in causa il primo cittadino di Bulciago, Luca Cattaneo, attuale vice presidente della conferenza, ma al tempo stesso ''slegato'' dal resto del territorio rispetto ad un tema rilevante quale Retesalute, dal momento che il comune situato al confine con l'oggionese è l'unico fra i dieci partecipanti all'assemblea ad aderire all'impresa sociale Girasole.
Difficile un ritorno nel medesimo ruolo di Filippo Galbiati, sindaco di Casatenovo nonchè predecessore della Hofmann ai vertici della conferenza sindaci, tenendo conto dell'impegno che lo vede attualmente a capo dei comuni facenti parte dell'ambito di Merate, stante la competenza e sull'esperienza che può vantare sulle questioni socio-sanitarie.
Sfogliando i petali di una margherita immaginaria, escluderemmo anche il primo cittadino barzanese Gualtiero Chiricò, insediatosi da pochi mesi e già scelto quale presidente dell'assemblea dei comuni aderenti al Consorzio Brianteo Villa Greppi, così come Bruno Crippa di Missaglia che nei prossimi mesi terminerà il secondo mandato amministrativo a dieci anni dal suo avvio.
Restano dunque a disposizione i sindaci dei piccoli comuni: Matteo Rosa di Sirtori, freschissimo di nomina e in quota centro destra (che resta l'area politica minoritaria nella conferenza ndr), quindi difficilmente spendibile per il ruolo. Ci sono poi il vicino di casa Fabio Bertarini, al secondo mandato a Viganò, così come Mirko Ceroli di Barzago e Ave Pirovano di Cremella. Infine Roberta Marabese di Cassago, sindaco da due anni e mezzo.
Fra questi quattro nomi - salvo sorprese - potrebbe dunque essere scelto il nuovo presidente. Chi si metterà a disposizione del territorio e sarà al tempo scelto ritenuto idoneo a portare avanti questo importante ruolo aggregatore per le amministrazioni del circondario?