I volontari sono preziosi ma a Cassago vengono mortificati
Valentino Crippa
Vorrei esprimere tutta l'amarezza e l'incredulità su quanto sta avvenendo a Cassago.
All'Associazione Pensionati Cassaghesi non è ancora stata rinnovata la convenzione che permette l'utilizzo dei locali della sede dove sono da tanti anni.
Ci sono centri che chiudono per le difficoltà provocate dalla pandemia, per la burocrazia e non per ultimo quelli per la mancanza di volontari.
A Cassago invece il bene fondamentale e prezioso che sono i volontari si sono resi disponibili, ma incredibilmente il centro ha dovuto chiudere perché quello che dovrebbe essere il migliore alleato della Associazione, ossia l'Amministrazione Comunale non ha ancora attivato le procedure per consentire il proseguimento delle attività.
E' doveroso ricordare che i centri come quello di Cassago e di Barzanò non sono luoghi dove si va solo a giocare a carte e a bere un caffè, ma presidi dove si combatte ogni giorno la solitudine, una malattia insidiosa alla lunga letale sempre più presente nelle nostre società "moderne".
Trovarsi, scambiarsi qualche parola, esperienze, relazionarsi con altre associazioni, è quello che hanno fatto ogni giorno in tanti anni i pensionati di Cassago e di Barzanò (anche insieme) per alleviare la solitudine di tante persone.
Per questo mi auguro che presto a Cassago si possa trovare per l'Associazione Pensionati una soluzione. E gli Amministratori comunali se sbagliano (e si può sbagliare) dovrebbero chiedere umilmente scusa.
Valentino Crippa, Presidente Centro di Promozione Sociale Barzanese