Casatenovo: 50 anni e casertano d'origine, Stefano Anastasio lascia la moglie e due figli. Proseguono gli accertamenti sulla tragedia

Era impegnato in un lavoro che conosceva benissimo, in un pomeriggio come tanti altri. Poche ore ancora e avrebbe ''smontato'' dal cantiere, per tornare a casa dalla sua famiglia. E invece nella palazzina di Via Fogazzaro a Casatenovo dove viveva con la moglie e i due figli, Stefano Anastasio non è più tornato. Fatale l'infortunio di cui si è reso suo malgrado vittima mentre stava operando insieme ad altri colleghi dell'impresa Costruzioni Sassella, in un cantiere edile a Cazzano di Besana Brianza.
Si trovava alla guida di un escavatore, che stava manovrando in un tratto in discesa quando - per cause al momento non ancora chiare - il mezzo si sarebbe ribaltato, con il muratore 50enne rimasto intrappolato al suo interno. Immediato l'intervento dei colleghi che nel disperato tentativo di liberarlo, si sono avvalsi di una gru, utilizzandola per sollevare la piccola ruspa. Purtroppo però, per Anastasio non c'era più nulla da fare.

A destra nell'immagine Stefano Anastasio, il casatese vittima della tragedia in cantiere a Besana

I soccorritori, intervenuti sul posto con un'ambulanza supportata dall'elisoccorso e dai vigili del fuoco, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del casatese, originario di Maddaloni in provincia di Caserta, ma in Brianza da parecchi anni ormai.
Una vita scandita dagli impegni di lavoro e dalla famiglia. Sposato con Carmen, molto conosciuta e apprezzata per la sua attività di infermiera svolta alla Casa di riposo di Monticello e sempre al servizio di chi ha bisogno, Stefano Anastasio era anche padre di due ragazzi: Yuri - oggi lavoratore dopo aver frequentato il Greppi - e Silvia, studentessa al terzo anno nella medesima e vicina scuola superiore. In Campania invece, nel paese alle porte di Caserta, vivono ancora la mamma e i fratelli. Una bella famiglia unita, conosciuta e stimata in paese, messa ora alla prova da una tragedia improvvisa e ancora senza un perchè.
Saranno infatti gli accertamenti portati avanti dalla Polizia locale di Besana insieme ai carabinieri e al personale di Ats Brianza a chiarire le circostanze nelle quali si è verificato il drammatico infortunio, avvenuto mentre Anastasio e i colleghi erano impegnati nell'edificazione di una palazzina residenziale in Via della Fontana, nella frazione situata a pochi passi dal centro della città. Il cantiere si trova ora sotto sequestro così come l'escavatore alla guida del quale il 50enne ha trovato la morte, con la salma a disposizione dell'autorità giudiziaria che sulla vicenda è stata subito informata, come da prassi in questi casi.
Non sono ancora state fissate dunque, le esequie del lavoratore; sarà necessario attendere i vari passaggi che saranno eventualmente disposti dalla Procura. Intanto sono due le comunità in lutto per la perdita del 50enne: quella di Casatenovo, dove viveva e lavorava e quella di Besana, dove ha purtroppo trovato la morte.

I sindaci di entrambi i comuni hanno manifestato in queste ultime ore cordoglio e vicinanza ai suoi cari. ''È il momento del rispetto del dolore della famiglia, cui sono certo non mancherà il supporto della comunità di Casatenovo e del Comune'' le parole di Filippo Galbiati. ''Oggi è una giornata triste per la nostra Città. Una persona è mancata mentre lavorava. Ringrazio i soccorritori e anche i cittadini di Cazzano che hanno cercato di prestare soccorso. A nome della nostra comunità mando le più sentite condoglianze alla famiglia, agli amici e ai colleghi. Questo è il momento del dolore e del rispetto'' ha invece scritto ieri sulla propria pagina Facebook Emanuele Pozzoli di Besana.
G. C.
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