Casatenovo: Rosanna Rampin per 3 mesi in Arabia Saudita a formare istruttrici di guida. E' la prima donna italiana a farlo

Rosanna Rampin
Chi la conosce sa che questo, divenuto realtà da qualche settimana, è un sogno che Rosanna Rampin coltiva da molto tempo. Unire l'esperienza professionale acquisita negli anni in qualità di titolare dell'Autoscuola Brianza di Casatenovo, all'amore per l'insegnamento e per i viaggi, contribuendo ad un progetto che mira a rafforzare il processo di emancipazione delle donne arabe.
La casatese - già consigliere comunale sino al 2019 in minoranza e referente provinciale di Unasca - il 29 novembre ha preso un volo da Linate che, via Amsterdam, l'ha portata a Ad Amman, in Arabia Saudita. Rosanna Rampin infatti è la prima donna italiana ad insegnare alle donne del Paese del medio oriente come mettersi al volante di un'automobile. Insieme a colleghe provenienti da altri stati europei e non solo, l'imprenditrice sta tenendo lezioni ad aspiranti istruttrici di guida arabe, essendosi candidata - tramite Unasca appunto - ad un progetto a cura di una società olandese nell'ambito del programma di riforme lanciato dal principe ereditario Mohammed bin Salman.
Il processo di selezione non è stato per nulla semplice e il Covid, con tutte le conseguenti restrizioni, ci ha messo lo zampino. ''Mi sto preparando dallo scorso febbraio ma solo a inizio novembre ho ricevuto la conferma che sarei potuta partire'' ci ha detto Rampin che alla fine ce l'ha fatta e per tre mesi, lontana da Casatenovo, sta avendo la possibilità di prendere parte ad un progetto rivoluzionario dal punto di vista socio-culturale.
Le giornate sono piene ed impegnative: sveglia molto presto e poi lezioni di guida sino alle ore 15 nel circuito all'avanguardia preposto per l'attività, dandosi poi il cambio con gli uomini che ne hanno utilizzo esclusivo a partire da quel momento. Gratificazioni a non finire dal punto di vista professionale e umano, oltre alla possibilità di visitare un Paese così eterogeneo sotto ogni punto di vista, anche geoclimatico.
''Qui oltre al mare, ci sono tante zone rocciose e colline. Non mi sarei mai aspettata di trovare la nebbia fitta, come a Milano negli anni d'oro'' ci ha detto la casatese che vive in aparthotel locali dotati di camera con cucinino, e non in compaund riservati agli stranieri. ''Dopo un iniziale periodo a Ad Amman e a El Qatif, sul Golfo Persico ora mi trovo a Medina....praticamente in montagna, a 600 metri sul livello del mare. Il clima a dispetto di quanto pensassi, è molto piovoso: ci sono già state tre intense precipitazioni con temporali fortissimi a seguito dei quali si allagano strade e parcheggi. Quando mi trovavo a Ad Amman invece, ero vicino al mare. Non so ancora con precisione quali saranno le prossime tappe ma spero di riuscire a visitare Riad, che è la capitale futurista del Paese. Già il prossimo venerdì, che qui è il giorno di festa settimanale, mi dovrò spostare, naturalmente in aereo. Complessivamente durante la mia permanenza qui, prendero sei-sette voli almeno''.

In Arabia Saudita Rosanna Rampin è giunta grazie ad un visto di lavoro, ottenuto a seguito dell'invito esplicito ottenuto dalla società olandese che si sta occupando del progetto. Del resto non c'è altro modo di stare laggiù se non per ragioni professionali.
Il 24 febbraio già fissato il volo di ritorno che dopo tre mesi la riporterà nella sua Casatenovo al termine di un'esperienza che l'avrà di sicuro cambiata ed arricchita e che cercheremo di raccontare ai nostri lettori in maniera più approfondita, come avremmo voluto fare da subito. Sempre che il Covid non ci metta lo zampino, anche se per ora la situazione appare più tranquilla della nostra. ''Fa più caldo e a questa latitudine il sole è più forte anche se è inverno'' ha riferito Rampin, sperando di riuscire a portare a termine senza intoppi un progetto che le sta davvero a cuore.
G. C.
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