Accadeva 30 anni fa/76 novembre ‘91: Barzanò via libera al piano edilizio S.Feriolo; polemiche a Missaglia al PIP Campù

L'anno scolastico è iniziato da poco ma già al Greppi si protesta. Due giornate di astensione dalle lezioni e sit -in all'aperto nonostante il clima non proprio mite. Le ragioni della mobilitazione si leggono sui grandi cartelloni: aule fredde, laboratori non funzionanti, difficoltà di relazione con la presidenza e la vice presidenza, l'impossibilità di utilizzare alcune attrezzature di una delle due palestre e, a compendio, le cattive condizioni in cui versa l'edificio. Grazie alla mediazione di Dario Canossi, insegnante di musica e cantautore leader de "I Luf" i rappresentanti degli studenti vengono ricevuto dalla preside Anna Russo. Ma al termine i risultati ottenuti sono stati minimi mentre la professoressa ha mantenuto la linea della sostanziale intransigenza, soprattutto in tema di regolamentazione delle giustificazioni.

I ragazzi del Greppi in sciopero

I Comuni sono chiamati a approvare i bilanci preventivi ma senza che il Governo a sua volta abbia approvato la legge di bilancio, cioè la Finanziaria. Lo dice polemicamente Giacomo Molteni, presidente della commissione bilancio ai colleghi del Pds che protestavano per il mancato adempimento. Ma anche dove il preventivo è stato approvato, come a Monticello dove sindaco è Vittorio Cazzaniga, il documento è un atto puramente tecnico, senza investimenti non sapendo quali regole saranno introdotte.
A Missaglia la stessa cosa ma di curioso viene fatto circolare un antichissimo documento, risalente al 1764, quando il paese era governato da Podestà feudale e ovviamente non c'era il Consiglio comunale. Il "bilancio" di quell'anno prevedeva spese per 1.074 lire (della moneta di allora) e entrate per 1.091,86, quindi 17,86 lire da "portare a scarico della futura imposta". Firmato Gia Franci Resta per il conte Antonio Sormani deputato dell'estimo.

Giacomo Molteni e Vittorio Cazzaniga

Via libera alla lottizzazione Rengione a Missaglia. Il 2 novembre il sindaco Gabriele Castagna firma il rilascio della concessione edilizia che consente l'avvio dei lavori di quella tribolata lottizzazione. Si tratta di realizzare ben 33mila metri cubi a uso residenza. Con la firma del documento sembra chiudersi anche la contestuale vertenza con l'assessore Roberto Brambilla accusato da alcuni investitori di aver usato male parole nei loro confronti. Le denunce reciproche sono tutte in piedi, ma almeno, come chiosa il geometra Pulici, tra i fautori del piano "..erano anni che si aspettava solo la concessione edilizia per avviare le ruspe...".

L'area in località Rengione

A Monticello viene conferita dal "Consorzio Intercomunale Eliminazione Rifiuti Soldi Urbani" la palma di miglior comune in fatto di raccolta differenziata. Il dato emerge dalla classifica del conferimento di rifiuti pro capite. La media consortile è di 0.810 kg./giorno pro capite mentre quella di Monticello è di 0.661 kg/giorno per residente. Del resto da tempo il paese si è attrezzato per favorire la raccolta differenziata. Nel comune di Monticello, infatti, ci sono 12 contenitori per il vetro, 13 per la carta, 10 per l'alluminio, 10 per le pile e 2 per i farmaci. Nel 1990 sono risultati raccolti in modo differenziato oltre 998mila kg. di rifiuti solidi urbani, 636 kg. di pile esauste, 356 kg. di medicinali scaduti, 117.127 kg. di materiale vetroso.

Il Consiglio provinciale di Como approva a larga maggioranza un documento col quale boccia il progetto della "Pedemontana bassa", ma al contempo ritiene che un tracciato autostradale sia necessario anche se dovrebbe correre più a nord. Insomma il progetto di cui si parla da 20 anni continua a non convincere. Il tracciato basso lambisce il territorio casatese, da Olgiate Comasco corre verso Giussano per poi deviare in direzione Bergamo con una stazione di ingresso poco sopra Oggiono. Contrari al documento si dichiarano i consiglieri Bruno Crippa del Partito Democratico della Sinistra (gli altri del gruppo invece si astengono) e Marco Molgora dei Verdi. Per Crippa il progetto deve viaggiare di pari passo col potenziamento della rete ferroviaria che invece segna il passo (è ancora fermo il raddoppio tra Carnate-Airuno in direzione Lecco-Sondrio) mentre per Molgora è il concetto stesso della pedemontana che è sbagliato. Un'altra autostrada che segnerà irrimediabilmente il territorio su cui dovrà passare diventando in buona sostanza una tangenziale per il raccordo col milanese. L'avanzare della Pedemontana oggi, a 30 anni di distanza da questi fatti, con i costi alle stelle e una decina di presidenti che già si sono alternati alla guida dell'azienda pubblica si è incaricata di dimostrare la fondatezza delle perplessità di Crippa e della contrarietà di Molgora.

Bruno Crippa e Marco Molgora

A Missaglia continua lo scontro istituzionale tra l'assessore ai lavori pubblici Roberto Brambilla e il geometra Pietro Pulici, progettista della lottizzazione Rengione che per mesi è stata al centro di polemiche tra una parte dell'amministrazione comunale e gli operatori privati. Il via libera ai lavori non è servito a normalizzare i rapporti fra le parti. Nel frattempo anche l'Unione Industriali si fa sentire sull'area produttiva di Campù. Le prime aziende si sono insediate ma mancano collegamenti stradali, parcheggi, i sottoservizi sono scarsi. Insomma secondo gli imprenditori il Comune non sta facendo la propria parte. In realtà anche l'associazione di categoria non aveva prestato orecchi quando le opposizioni suggerivano che l'insediamento industriale dovesse essere portato avanti a livello comprensoriale. Perché sarebbe stato più semplice reperire le risorse per attrezzare la vasta area P.I.P. Invece il sindaco Castagna aveva preferito operare direttamente. E ora da affrontare ci sono problemi molto costosi.

L'ingegner Pulici e il sindaco Castagna

La nuova provincia di Lecco avanza a grandi passi. E già si cercano di individuare le sedi puntando al decentramento di alcuni servizi. Il casatese è il primo ambito a organizzarsi. Il 19 novembre si incontrano i sindaci Angelo Perego di Casatenovo, Valentino Pelucchi di Viganò, Emanuele Ponzone di Sirtori, Vittorio Cazzaniga di Monticello, Giuseppe Aldeghi di Barzanò, Luciano Fumagalli di Cassago e l'assessore di Missaglia Romeo Brambilla. I primi cittadini offrono alla futura provincia immobili di pregio quali Villa Cioja, parte di Cascina Levada, il Monastero della Misericordia, le ex scuole di Barzanò e, soprattutto Villa Greppi col suo grande parco. Lì dentro, i convenuti chiedono che siano aperti gli uffici dell'assessorato provinciale all'Ecologia e Ambiente. Si punta anche a ospitare una sezione staccata della scuola agraria di Minoprio. Idee e proposte concrete che attenderanno (inutilmente) anni una risposta.

Villa Greppi

A Barzanò arriva in Aula il maxi piano residenziale e commerciale di via dei Mille. La zona è ancora verde e si estende in località San Feriolo su una superficie di oltre 20mila metri quadrati su cui si prevede di realizzare condomini per una quarantina di alloggi e alcune villette. Nel contempo avanza anche il programma commerciale firmato Eltron-Longoni. Grandi manovre insomma con l'edilizia sugli scudi.

Dieci chilometri di piste ciclabili e due di marciapiedi. Il piano di viabilità approda in Consiglio comunale di Monticello e viene approvato il 21 novembre. L'assessore provinciale Giuseppe Canali dà il parere favorevole di Como. Ma non è certo che arrivino i fondi a integrare le risorse comunali. Gli interventi previsti sulla carta sono ben 18 tra cui i marciapiedi lungo La Santa fino a Barzanò su entrambi i lati; piste ciclabili lungo le vie Rossini, Jacopo della Quercia, Bocconi, Battisti dal cimitero di Torrevilla fino al centro sportivo intercomunale di Barzanò. Un elenco infinito che curiosità vorrebbe fosse verificato a trent'anni di distanza.

L'ingegner Befani

Continua il drammatico scontro tra i lavoratori della Garelli di Cortenuova e la proprietà - passata alla FM di Barzago - rappresentata dall'ing. Befani. Sono 130 i dipendenti a rischio. Il 19 novembre durante l'ennesimo presidio per evitare che le merci uscissero dallo stabilimento di Cortenuova i lavoratori avevano fermato un camion carico di motocicli. La dirigenza aveva allertato i carabinieri e si era vicini allo scontro se non fosse intervenuto il sindaco Cazzaniga a sedare gli animi. Intanto sindacati e Unione industriali raddoppiano gli sforzi per giungere almeno all'ottenimento della cassa integrazione.

77/continua...

Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.