Nibionno: PIP Mazzacavallo, si elimina il vincolo di superficie

Il Comune di Nibionno elimina il vincolo di superficie dal regolamento del piano degli insediamenti produttivi (PIP). Lo ha stabilito, all'unanimità delle forze politiche, il consiglio comunale riunito nella serata di giovedì 27 gennaio.
"Ora abbiamo in vigore regolamento comunale deliberato il 24 marzo 2000, con successive modifiche. Una norma così datata può non essere più di mera qualità ha esordito il sindaco Laura Di Terlizzi - I lotti del PIP venivano ceduti con un limite identificato all'interno del regolamento, sebbene quanto già deliberato non doveva essere contrario alla legge ordinaria".

Secondo da destra il sindaco Laura Di Terlizzi fra l'assessore Marta Casiraghi e il segretario Nunziata Campagna

L'amministratrice ha quindi avanzato la proposta di modifica del paragrafo 4 dove si fa riferimento a una dimensione massima dei lotti: "Identificando un cavillo numerico dove si dice che non possono essere cedute aree se non sotto questi limiti, non si possono fare allargamenti delle attività produttive e si ostacolano l'economia, il piano di occupazione e l'agevolazione dell'economicità".
Una precedente modifica aveva portato il limite da 1.500 mq a 4.000 mq. "Ora chiediamo l'abolizione di questi 4.000 mq per fare in modo che chi ha richiesto di acquistare una parte di lotto mancante possa acquistare, aggiungendo altri mq a quelli in loro possesso. Non andremmo a inficiare eventuali aziende perché non sono arrivate altre richieste". Il riferimento al lotto per il quale sono già presenti acquirenti si trova in zona Mazzacavallo, località al confine con Veduggio: grazie alla modifica del regolamento, sarà quindi possibile vendere l'ultimo lotto rimasto all'interno di un medesimo PIP.
Di Terlizzi ha altresì proposto un emendamento dell'articolo 10, relativo questa volta a un vincolo costruttivo: nel testo si stabilisce infatti che, nel momento in cui, nei dieci anni successivi, dovessero esserci successive acquisizioni, il comune dovrebbe valutare delle risorse con il vincolo di destinare le somme aggiuntive alla costruzione di laboratori e opifici. "Ritengo che eventuali entrate, il consiglio non le debba limitare a laboratori ed opifici". Da qui la richiesta di stralcio del riferimento a lavoratori e opifici.

I consiglieri di maggioranza

"È un'occasione da prendere al volo tenendo conto della situazione economico finanziaria in cui versa l'Italia - ha commentato il capogruppo di maggioranza Claudio Usuelli - Bisogna facilitare, incoraggiare e favorire sempre, nel rispetto della legalità, le attività. Questa delibera porterà a ricadute che devono essere viste ad ampio raggio. Non bisogna essere miopi, ma guardare al dopo domani perché le ricadute positive che questa delibera darà, non tarpando le ali alle attività produttive, saranno ricadute in termini di occupazione quindi con un incremento di benessere sociale e capacità di spesa cheti rifletterà anche sul commercio del territorio. Questo si traduce poi nel pagamento dell'addizionale Irpef che permetterà di garantire una serie di servizi. Eliminiamo così l'impoverimento del tessuto produttivo ed economico e il rischio di delocalizzazione in un comune limitrofo: avremo una ricaduta immediata sul bilancio e su quello che il comune potrebbe offrire ai cittadini".
M.Mau.
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