Oggiono, una lettrice: la lunga attesa per la 3°dose di vaccino a un soggetto fragile
Immagine di repertorio
vorrei segnalarvi la situazione che la mia famiglia sta vivendo. Dopo due mesi di attesa e cinque mail inviate a tutti gli uffici indicati da Regione Lombardia per le vaccinazioni dei soggetti fragili (manager preposto, ufficio vaccinazioni Covid fragili, etc) una risposta è arrivata soltanto il 17 dicembre; in essa mi si informava che stavano portando avanti il servizio e quando sarebbe toccato a mia madre, mi avrebbero informata.
Io è dal 23 dicembre che non esco di casa. Effettuo la spesa on line, e tramite internet acquisto tutto ciò che mi è necessario e ho rinunciato anche all'aiuto dell'Oss per proteggere mia madre, soggetto fragile e vulnerabile.
Al di là della mia reclusione volontaria, trovo ridicolo, irritante e soprattutto non corrispondente alla reale situazione, far continuamente passare gli spot pubblicitari o le sollecitazioni da parte di tutti i luminari/professori/gente dello spettacolo di vaccinarsi per proteggerci dal Covid19.
Poi chi è fragile o disabile se lo dovesse contrarre rischia di non avere la fortuna o la possibilità di passare dalla terapia intensiva, ma essere purtroppo portato/a in sala mortuaria per le pluripatologie che ha nel suo iter personale. Queste persone vengono bellamente dimenticate e abbandonate.
Io sono per natura coriacea e non mollo fino a che non raggiungo la meta, per cui a mia madre - grazie alla mia testardaggine - sono riuscita a trovare un umano/gentile/rapido medico che si è preso a cuore e va dai suoi malati a fare il vaccino a domicilio, ma solo dopo il tam tam che ho fatto di messaggi, telefonate a amici operanti nel settore sanitario.
E sabato 29 gennaio mia mamma ha ricevuto la terza dose: a volte i miracoli accadono. Ma, e dico ma, quanti malati attendono la terza dose? Dimenticati da un sistema che è giustamente andato in tilt, causa emergenza o causa mancanza di medici o quant'altro.
Mi stupisco solamente che ad aprile 2021 quando feci la prima richiesta di vaccinazione domiciliare, Ats Brianza da Monza gestì in modo rapido efficace e professionale il tutto, ed eravamo alle prime vaccinazioni domiciliari, in piena pandemia ed ora invece sono spariti, dietro mail inevase telefoni perennemente con linee occupate e utenti in balia di tanta angoscia, incertezza e di una semplice educata, risposta che non si degnano nemmeno di fornire.
Sarebbe utile e necessario, se non possono effettuare come Ats i vaccini domiciliari, che fornissero almeno i nominativi dei medici di base iscritti a tale servizio , al fine che gli utenti possano raggiungerli telefonicamente.
Non desidero essere polemica: si tratta solo di una mia personale e reale esperienza, piuttosto pesante dal punto di vista personale, psicologico e morale, perché ogni volta che uscivo per necessità/urgenza mi assaliva ansia, crisi di panico per timore di portare in casa a mia madre Omicron o Delta.
Mi auguro che chi debba strutturare questo servizio di vaccinazioni domiciliari per fragili/disabili, in futuro tenga in considerazione che forse I PRIMI DA VACCINARE SAREBBERO LORO...e non gli ultimi dimenticati da tutti!
Cordialmente,
Annalisa Comi - Oggiono