Casatenovo, 'Retesalute': via libera dal consiglio alla revoca della liquidazione. Crippa propone un amministratore unico
A maggioranza il consiglio comunale di Casatenovo ha dato mandato al sindaco di revocare - in occasione dell'imminente assemblea straordinaria dei soci - la procedura di liquidazione volontaria dell'azienda speciale Retesalute per il ritorno in bonis.
''Oggi ci sono tutte le condizioni per procedere con la chiusura della procedura di liquidazione'' ha aggiunto Crippa, spiegando i prossimi passaggi che prevedono dopo l'assemblea in programma a metà mese, la nomina di un CdA provvisorio che dovrà traghettare la società per un periodo limitato. I comuni nel frattempo hanno stabilito di aprire un percorso di studio per stabilire un modello di welfare, cui seguirà la redazione dello statuto.
Per quanto concerne la governance dell'azienda in prospettiva futura, il capogruppo di PEI ha reso noto il parere del Comune di Casatenovo in merito, illustrato anche nella recente conferenza congiunta dei sindaci del meratese e casatese. ''A nostro avviso al posto del CdA serve un amministratore unico affiancato da un comitato ristretto composto da alcuni sindaci con i quali si dovrà confrontare continuamente. Sarebbe un'occasione preziosa per evitare pericolose invasioni di campo verificatesi in passato'' ha aggiunto Crippa.
''Ora l'attenzione massima va rivolta al piano di rilancio, quello stesso che nel 2018 era stato ignorato da molti soci. I riflettori vanno puntati sulla programmazione e sui servizi perchè bisogna tornare a parlare di Retesalute, uscita devastata da questi ultimi mesi, come di un'eccellenza. Il tavolo di controllo deve restare operativo, così come è fondamentale la nomina di un nuovo direttore'' ha detto Paleari, mentre l'assessore ai servizi sociali Gaetano Caldirola si è detto molto soddisfatto della revoca del percorso liquidatorio, visto come punto di partenza per un nuovo corso della società. ''Ci sono errori che non dovranno più essere replicati e l'augurio è che i nostri amministratori tengano sempre a mente le difficoltà di questi ultimi mesi'' ha detto, ringraziando i dipendenti e le cooperative che hanno collaborato con l'azienda per gli sforzi compiuti.
Contrario invece alla delibera Christian Perego del Movimento Cinque Stelle secondo il quale è troppo presto per una ripartenza. ''Non ci sono ancora a mio avviso sufficienti garanzie a tutela dei cittadini'' le sue parole, ricordando poi quanto accaduto in questi mesi e ritenendo forzata una ripresa così repentina dell'attività di Retesalute, a suo avviso costretta dalla redazione dei piani di zona da parte degli ambiti. Per quanto concerne le prospettive future di Retesalute, a detta di Perego ''servono professionisti capaci e soprattutto va slegata la politica dall'amministrazione della società''.
Su Retesalute per Galbiati ''è necessario agire sull'organigramma dell'azienda, che necessita di una nuova struttura amministrativa e di una ragioneria al pari di quella dei comuni perchè va sostenuto un bilancio imponente e per questo servono risorse qualificate e in numero adeguato'' ha concluso il presidente dell'ambito, ribadendo la necessità di passare da un consiglio di amministrazione alla figura di un amministratore unico, che sia qualificato nel gestire l'azienda, interfacciandosi con l'assemblea.
Portata in votazione, la delibera ha registrato il parere unanime di tutto il consiglio ad eccezione di Perego del Movimento Cinque Stelle.
A introdurre il tema ieri sera in assise è stato il consigliere delegato Fabio Crippa che ha innanzitutto fornito qualche dato anche sulla situazione attuale della società, alla luce del percorso liquidatorio portato avanti in questi mesi.
''Ad oggi tutti i soci hanno deliberato il pagamento del debito per ripianare la perdita. Manca la copertura totale di un solo comune, mentre un altro ha versato un acconto in attesa di saldare il dovuto a breve'' ha detto il capogruppo di maggioranza, specificando poi che Retesalute ha pagato i suoi debiti per quel che concerrne l'ambito di Merate, mentre restano in sospeso due rate su tre per l'ambito di Lecco. E' stata pagata a metà Consolida, con la seconda parte in previsione il 15 febbraio, mentre sono stati liquidati tutti i fornitori che hanno accettato uno sconto sui crediti. Per gli altri gli accordi sono in corso.
''Ad oggi tutti i soci hanno deliberato il pagamento del debito per ripianare la perdita. Manca la copertura totale di un solo comune, mentre un altro ha versato un acconto in attesa di saldare il dovuto a breve'' ha detto il capogruppo di maggioranza, specificando poi che Retesalute ha pagato i suoi debiti per quel che concerrne l'ambito di Merate, mentre restano in sospeso due rate su tre per l'ambito di Lecco. E' stata pagata a metà Consolida, con la seconda parte in previsione il 15 febbraio, mentre sono stati liquidati tutti i fornitori che hanno accettato uno sconto sui crediti. Per gli altri gli accordi sono in corso.
Secondo da destra il sindaco Filippo Galbiati
Per quanto concerne la governance dell'azienda in prospettiva futura, il capogruppo di PEI ha reso noto il parere del Comune di Casatenovo in merito, illustrato anche nella recente conferenza congiunta dei sindaci del meratese e casatese. ''A nostro avviso al posto del CdA serve un amministratore unico affiancato da un comitato ristretto composto da alcuni sindaci con i quali si dovrà confrontare continuamente. Sarebbe un'occasione preziosa per evitare pericolose invasioni di campo verificatesi in passato'' ha aggiunto Crippa.
Una posizione quella della maggioranza, condivisa seppur in parte da Marcello Paleari che ha parlato per conto del gruppo Più Casatenovo. Nel suo intervento l'esponente dell'opposizione ha evidenziato la necessità di smarcarsi dal passato, ribadendo la contrarietà al percorso di liquidazione portato avanti sino ad ora, definito ''inutile e dannoso''.
I consiglieri di minoranza Pellegrini, Citterio (Più Casatenovo) e Perego (M5S)
Contrario invece alla delibera Christian Perego del Movimento Cinque Stelle secondo il quale è troppo presto per una ripartenza. ''Non ci sono ancora a mio avviso sufficienti garanzie a tutela dei cittadini'' le sue parole, ricordando poi quanto accaduto in questi mesi e ritenendo forzata una ripresa così repentina dell'attività di Retesalute, a suo avviso costretta dalla redazione dei piani di zona da parte degli ambiti. Per quanto concerne le prospettive future di Retesalute, a detta di Perego ''servono professionisti capaci e soprattutto va slegata la politica dall'amministrazione della società''.
A chiudere gli interventi il sindaco Filippo Galbiati. ''Abbiamo aderito ad un percorso avendo quale priorità quella di tenere unito il territorio. Questo ha significato spesso dotarsi di tanta pazienza. Ora però, la parola d'ordine è cambiata e l'obiettivo è rinnovare. Serve un cambiamento nuovo, servono persone che ci aiutino ad andare oltre. Il primo cambiamento deve essere la consapevolezza che la spesa sociale è destinata a crescere e che i comuni devono essere disponibili a spendere di più di quanto fatto sino ad ora'' ha detto il primo cittadino rivendicando con forza l'importanza degli investimenti per la promozione della persona, capaci di garantire qualità ai servizi sociali. Poi un affondo rivolto a chi in questi mesi ha accusato Casatenovo di avere un ''piano B''. ''Il nostro Comune avrebbe le risorse per muoversi da solo ma non abbiamo mai voluto seguire questa strada. Riteniamo che l'ambito ottimale in cui muoversi sia quello dell'ambito meratese''.
La maggioranza. Quarto da sinistra il capogruppo Fabio Crippa
Portata in votazione, la delibera ha registrato il parere unanime di tutto il consiglio ad eccezione di Perego del Movimento Cinque Stelle.
G. C.