Oggiono, scuola dell'infanzia Sironi: Lietti e Acerbi ''in difesa'' dei contributi straordinari

Il gruppo di minoranza guidato da Lamberto Lietti e Debora Acerbi si è mobilitato a difesa della scuola dell’infanzia Luigi e Regina Sironi di Oggiono. Nella mattinata di domenica 6 febbraio i due consiglieri hanno tenuto una conferenza stampa davanti all’istituto situato in località Peslago. Lietti e Acerbi hanno evidenziato quanto accaduto durante il 2021, quando la scuola, che accoglie 180 bambini, non è stata destinataria di un contributo straordinario pari a 60 mila euro come accadeva negli anni precedenti.
Un contributo, quello straordinario, da distinguere – come spiegato dagli stessi consiglieri - dal contributo ordinario annuale. Quest’ultimo, erogato sulla base delle rette e dei redditi Isee delle famiglie, varia fra i 190mila e i 200mila euro. Una somma messa a disposizione annualmente per tutti gli asili e che ha visto – durante il 2021 – la fondazione Sironi destinataria di una somma pari a 150mila euro.


I consiglieri Lamberto Lietti e Debora Acerbi

«L’asilo di Oggiono è una fondazione dove, l’Amministrazione comunale, non avendo una scuola materna pubblica riconosce alla fondazione Sironi un contributo a riduzione delle rette, per tenerle calmierate» ha spiegato Lietti in riferimento al contributo ordinario.
L’intervento del gruppo di minoranza si è aperto con una breve ricostruzione storica di quanto avvenuto in passato durante l’Amministrazione Ferrari, di cui Acerbi era stata assessore ai servizi sociali e di cui Lietti era stato vicesindaco con delega al Bilancio.
«Quando siamo arrivati noi nel 2009 – ha ricordato Lietti - era un periodo in cui la fondazione aveva delle grosse difficoltà di liquidità perché era uscita dalla ristrutturazione della struttura con mutui e debiti. Abbiamo cercato di fare una convenzione che permettesse di avere un contributo supplementare. Questo contributo supplementare era stato stabilito da noi in 60mila euro massimo per la fondazione Sironi e 2mila euro per il Matteucci». Un divario dovuto al numero differente di bambini iscritti presso le due strutture.

Le risorse straordinarie vengono erogate in base «ai nuovi progetti che le scuole materne avviano durante l’anno» ha chiarito Lietti. L’ex assessore ha inoltre precisato quanto accaduto in passato. «Hanno – ha spiegato - sempre presentato dei progetti nuovi, al di fuori di quello che è il progetto normale della gestione ordinaria, e in funzione dei progetti noi abbiamo sempre riconosciuto il contributo massimo che erano 60mila euro per la Sironi e 2mila euro alla Matteucci».
La «volontà» delle passate Amministrazioni di supportare l’asilo Sironi è stata confermata anche da Acerbi. Il consigliere ha ricordato la scelta di sostenere l’asilo di fronte alla «grossa criticità legata al fatto che avessero fatto l’ampliamento senza risorse per cui c’erano un milione di euro di mutui e 300mila euro di debiti». Alcuni dei quali hanno ricordato dovrebbero scadere nel 2035.
Una situazione quella dei contributi straordinari erogati al massimo delle possibilità che, in qualche modo, è proseguita fino al 2020. Nel 2021 è stata invece registrata una riduzione. Un campanello di allarme che ha fatto mobilitare i due consiglieri comunali. Entrambi si sono detti colpiti dal fatto che la diminuzione delle risorse stanziata a favore dell’asilo sia avvenuta in un periodo in cui sono arrivati molti fondi nelle casse comunali in seguito all’emergenza Covid-19.

«Abbiamo scoperto che il contributo comunale di 60mila euro è stato erogato in maniera parziale» ha spiegato Lietti ricordando come una quota del contributo sia sì legata ai progetti formativi portati avanti durante l’anno da parte della scuola dell’infanzia, ma i due consiglieri hanno evidenziato come il fatto che tali progetti quest’anno non siano stati sviluppati non possa diventare un fattore discriminante per la riduzione del contributo stesso. Differentemente Lietti e Acerbi hanno sottolineato come sia stata la particolare situazione dovuta alla pandemia a impedire gli sviluppi dei progetti formativi. Proprio le maggiori spese legate alla pandemia avrebbero dovuto – secondo il gruppo di minoranza di “Per Oggiono” - spingere l’Amministrazione comunale a erogare pienamente il contributo pari a 60mila euro come avvenuto negli anni precedenti. Invece, secondo quanto spiegato da Lietti e Acerbi le risorse straordinarie corrisposte alla struttura si sarebbero fermate a «37mila e 500 euro».
«Hanno presentato all’Amministrazione – ha spiegato Lietti – spese conseguenti al Covid per 70 – 80mila euro». Una cifra che da sola – secondo il consigliere – avrebbe «giustificato» l’erogazione del «contributo massimo». Il gruppo di minoranza ha anche lamentato una riduzione dei contributi per il centro estivo passati dai sei mila euro del 2020 ai cinque mila euro del 2021.
I due consiglieri sono tornati a ricordare quanto avveniva in passato. «Ho sempre – ha spiegato Lietti ricordando quanto fatto da assessore al Bilancio - cercato di accantonare le risorse, erogandole per tempo e abbiamo sostenuto l’asilo anche di fronte alle spese per la ristrutturazione che hanno superato il milione di euro».

Lietti e Acerbi oltre a criticare la riduzione del contributo straordinario hanno sottolineato il ritardo con cui è stato erogato. Un ritardo che secondo il gruppo di minoranza ha obbligato a «posticipare» il pagamento di alcuni dipendenti dell’asilo. «La delibera – ha spiegato Lietti - è stata fatta il 27 – 28 dicembre e loro [la fondazione] i soldi li hanno avuti il 19 gennaio, quindi oltre il termine per pagare gli stipendi».
«Problemi di liquidità» e di «flussi di cassa» da parte della struttura sono inoltre stati più volte ricordati da entrambi i consiglieri. Lietti e Acerbi hanno sottolineato come per la «mancanza di risorse» siano state «aperte linee di finanziamento per avere liquidità». «Con noi – hanno concluso – i 60mila euro di contributo straordinario li hanno sempre presi entro la fine dell’esercizio, anche quando c’era il patto di stabilità in cui i comuni facevano fatica». I due consiglieri hanno ricordato come la struttura sia «un fiore all’occhiello del territorio» fattore confermato dal «numero di iscrizioni» e, ovviamente, hanno ribadito il loro impegno politico a tutela dell’istituto considerato un «valore aggiunto» per la città.
L.A.
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