Cassago, Retesalute: fra critiche e auspici l'intero consiglio favorevole alla ripartenza

Un giorno prima dell'assemblea straordinaria di Retesalute, in programma questa sera, mercoledì 9 febbraio, il consiglio comunale di Cassago si è pronunciato all'unanimità a favore della revoca della liquidazione volontaria di Retesalute e al ripristino in bonis dell'azienda.
A spiegare la posizione del Comune è stato il sindaco Roberta Marabese, che nonostante la chiarezza della delibera precedente ha preferito riportare la questione al vaglio del consiglio e ribadire la posizione della maggioranza.
Posizione appoggiata dai gruppi di opposizione, attraverso le parole dei rispettivi capigruppo, pur sottolineando le sfumature di ognuno degli interventi.

Al centro il sindaco Roberta Marabese

Rosaura Fumagalli, consigliere di Insieme Cassago, è intervenuta dando lettura del pensiero del gruppo sulla vicenda: non solo ha ribadito l'importanza di Retesalute per Cassago, il territorio casatese e meratese, ma la sua panoramica ha toccato il tema della sanità, della rete socio-assistenziale e dei tanti attori che sono entrati in gioco e continuano a dire la loro nella sanità lombarda.
''Il nostro voto è favorevole perché abbiamo sempre creduto e crediamo in Retesalute. Ci auguriamo che sia terminato lo spettacolo disdicevole che negli ultimi due anni si è avuto sulla questione. La conferma che nessuno ha rubato fondi pubblici è l'unica nota positiva della vicenda'' ha esordito il consigliere Fumagalli.

Rosaura Fumagalli

All'unica nota positiva è seguita quella negativa, che il consigliere di minoranza rimprovera ai sindaci dei comuni soci di Retesalute, colpevoli di essersi barricati dietro ordini di partito e non avere dialogato tra di loro, condizione che avrebbe evitato di conseguenza lo spreco di fondi pubblici. ''Prima o poi, auspichiamo di sapere qual è l'entità dei costi sostenuti per le varie consulenze'' ha ribadito Rosaura Fumagalli. ''Ora tocca alla nomine del nuovo CdA, di figure che abbiamo competenze manageriali nel settore socio-sanitario, anche alla luce del recente atto di Regione Lombardia che è la riforma sanitaria, dentro la quale trova posto Retesalute, con il ruolo fondamentale di assicurare i servizi al nostro territorio'' ha proseguito il discorso il consigliere di Insieme Cassago. La nuova riforma sanitaria voluta da Fontana e Moratti è stata per il consigliere Fumagalli l'occasione per ribadire quanto, in realtà, la nuova riforma sia più che altro voluta dall'Europa che, grazie all'applicazione del Pnrr, promette di potenziare la sanità del territorio.

Il sindaco fra il vice Monica Conti e il segretario Francesco Chicca

Con la progressiva privatizzazione della sanità pubblica, iniziata venticinque anni fa da Formigoni, la medicina del territorio è stata trascurata sempre di più, ''come abbiamo appurato nella prima parte della pandemia da Covid-19''. Dalla constatazione di un'inadeguata assistenza sanitaria regionale, il consigliere Fumagalli ha ribadito il ruolo fondamentale di Retesalute per il nostro territorio: ''i sevizi che Retesalute garantisce ci permettono di sopperire ad alcune lacune regionali. Speriamo che le cose migliorino con la nuova riforma approvata lo scorso dicembre con la quale si ribadisce l'importanza di potenziare la medicina del territorio''.

Secondo il gruppo Insieme Cassago, Retesalute diventa fondamentale perché riesce ad arrivare là dove le strutture pubbliche preposte non arrivano: ''grazie alla lungimiranza dei sindaci fondatori di Retesalute abbiamo goduto di servizi sanitari adeguati sul nostro territorio e si è saputa garantire una buona vicinanza ai cittadini''.
Anche Sergio Pini, capogruppo della minoranza Progetto Cassago Democratica, ha appoggiato la decisione dell'amministrazione Marabese: ''siamo soddisfatti che domani sera il comune di Cassago Brianza, il nostro sindaco, porterà il voto favorevole di tutto il consiglio comunale''.

Sergio Pini

Pini non ha potuto però constatare un fallimento a livello di governance di Retesalute: ''c'è chi ha sbagliato i conti e chi non si è accorto che i conti erano sbagliati. La somma di questi sbagli ha portato 4 milioni di buco in bilancio. Fortunatamente non ci sono state responsabilità di tipo personale e penale tra gli amministratori, rimane il fatto che non sono stati seguiti con la giusta attenzione i conti pubblici''.

Come la collega Fumagalli, anche Pini si è detto rammaricato dei diversi milioni aggiuntivi che sono stati spesi per il passaggio dalla gestione ordinaria alla rimessa in bonis della società. ''Crediamo nel valore pubblico e sociale di questo ente. Retesalute è un bene superiore a ogni errore umano o manageriale che sia stato commesso. Ora dobbiamo riprendere la gestione ordinaria e pretendere una gestione che sia la più oculata possibile, non si può sbagliare una seconda volta'' ha concluso il suo intervento Sergio Pini.

Rosaura Fumagalli e Antonio Carrino

La battuta conclusiva è spettata nuovamente al sindaco Roberta Marabese, che pur essendo d'accordo con quanto espresso dai colleghi, ha sottolineato che quanto fatto negli ultimi due anni è il risultato di negligenze imputabili alle precedenti amministrazioni: ''condivido quello che è stato detto, ma faccio una precisazione. I debiti di Retesalute non sono stati fatti in questi ultimi due anni. In questo periodo abbiamo dovuto porre rimedio a errori e sbagli fatti dalle altre amministrazioni, quando Cassago aveva anche un rappresentante all'interno del CdA. Quindi che adesso si sottolinei la responsabilità dei sindaci che hanno speso qualche soldo in più del dovuto per fare le dovute verifiche, lo trovo eccessivo''.

A sinistra Maurizio Corbetta

Dopo uno scambio disteso e dai toni pacati tra le diverse forze politiche, l'assemblea si è pronunciata favorevole all'unanimità al ripristino in bonis dell'azienda Retesalute.
M. Bis.
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