Caro Energia, Straniero e Pizzul: ''Regione faccia la sua parte''
Contro il caro energia, in favore dei settori produttivi, il Partito Democratico ha presentato in Consiglio regionale della Lombardia una proposta di risoluzione che impegni anche la Regione su questo fronte. La risoluzione verrà discussa in Commissione attività produttive e contiene tre richieste:
1. prevedere un fondo per agevolare le imprese nella riconversione degli impianti energetici e consentire l'autoproduzione di energia elettrica;
2. assicurare alle piccole e medie imprese la possibilità di effettuare gratuitamente check-up energetici al fine di consentire investimenti mirati al risparmio energetico;
3. stipulare una convenzione con l'Associazione banche italiane (ABI) e con Finlombarda per offrire condizioni agevolate alle aziende in difficoltà per il pagamento delle bollette.
"Dalle istituzioni deve arrivare un messaggio chiaro a famiglie e imprese e Regione Lombardia non si è ancora mossa su questo fronte - aggiunge il capogruppo dem Fabio Pizzul -. Non è possibile che ci siano imprese costrette a fermare la produzione perché il costo dell'energia la rende antieconomica. Alle imprese servirebbero soldi cash e questo è un affare del governo nazionale ma la Regione Lombardia, prima per capacità produttiva, non deve stare solo a guardare''.
1. prevedere un fondo per agevolare le imprese nella riconversione degli impianti energetici e consentire l'autoproduzione di energia elettrica;
2. assicurare alle piccole e medie imprese la possibilità di effettuare gratuitamente check-up energetici al fine di consentire investimenti mirati al risparmio energetico;
3. stipulare una convenzione con l'Associazione banche italiane (ABI) e con Finlombarda per offrire condizioni agevolate alle aziende in difficoltà per il pagamento delle bollette.
"Il caro energia grava in modo pesante sulle famiglie e sulle imprese e finora è stato affrontato solo dal Governo - spiega Raffaele Straniero, capodelegazione Pd in commissione attività produttive -. Anche la Regione può fare la sua parte, soprattutto sul fronte del risparmio energetico e dell'autoproduzione, che possono concretamente ridurre in modo strutturale gli shock dovuti alle turbolenze sul mercato delle fonti energetiche''.