Nibionno: rifiutato dal giudice un patteggiamento per droga

Troppo bassa la pena concordata fra le parti. È questo il motivo del rigetto di un'istanza di applicazione pena nei confronti di S.A., queste le iniziali, marocchino con dimora a Merate classe 1995 arrestato lo scorso 22 gennaio dagli agenti della Polstrada sulla SS36 all'altezza di Nibionno.
Il 26enne, dopo un controllo sulla vettura su cui viaggiava, era stato infatti trovato in possesso di 44 involucri di cocaina e di 260 euro in contanti, ritenuti proventi di presunta attività di cessione di stupefacente. Il giudice Giulia Barazzetta, nell'udienza di convalida dell'arresto dello scorso 24 gennaio, aveva, dopo aver disposto la traduzione in carcere quale misura cautelare chiesta dalla pubblica accusa -rappresentata dal Vpo Mattia Mascaro- rinviato alla data odierna per definire la posizione processuale del giovane, già condannato in passato per reati della stessa tipologia.
La pena concordata dal difensore di fiducia, l'avvocato Massimiliano D'Alessio del foro di Milano, e dal sostituto procuratore Paolo Pietro Mazza in 1 anno e 10 mesi è stata tuttavia ritenuta dal giudice troppo lieve.
Il calcolo effettuato dalle parti infatti, secondo il giudice Barazzetta, sarebbe da rivalutare in quanto per il computo di pena finale è stato riqualificato il capo d'imputazione originario, che contestava il comma 1 dell'articolo 73 del testo unico stupefacenti, nella più lieve ipotesi prevista dal successivo comma 5 del medesimo articolo.
Secondo il giudice le quantità di stupefacente rinvenute in possesso dell'imputato, tenendo conto dei suoi precedenti penali, non sono riconducibili all'ipotesi prevista dal comma 5.
Inoltre il calcolo della pena andrebbe rivalutato in quanto rispetto ai due reati contestatigli sarebbe da ritenere la cessione più grave rispetto alla detenzione.
Per questi motivi il giudice ha rigettato la richiesta di patteggiamento proposta dalle parti e ha rinviato, stante la sua incompatibilità a decidere nel merito di questo procedimento, al collega Gianluca Piantadosi il prossimo 25 febbraio.
B.F.
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