Molteno: cinque nuove opere in programma. Si cercano le risorse e si spinge sui progetti

Sono cinque le opere che l'amministrazione di Molteno ha inserito nel documento unico di programmazione (DUP), che serve a presentare la linea e gli obiettivi del Comune.

"E' stato aggiornato all'ultimo approvato ad ottobre 2021, recependo le questioni contabili inserite nel bilancio. Sono state inserite nuove opere pubbliche, ma andranno a bilancio solo quelle con copertura finanziaria" ha precisato il sindaco Giuseppe Chiarella, elencando poi le opere pubblici principali che l'amministrazione si propone di realizzare: i lavori di messa in sicurezza e di adeguamento sismico dell'ex asilo Isabella Riva, per il quale il comune ha avanzato una richiesta di finanziamento a Regione Lombardia tramite un bando di rigenerazione urbana per un importo di 1.530.000 euro. La previsione è di realizzarvi, all'interno, la nuova sede della biblioteca e il centro civico. Ci sono poi la messa in sicurezza di viale Consolini, per i quali si programma di investire 800.000 euro, da ottenere tramite contributi statali o regionali, per il rifacimento del marciapiede e la posa di nuovi pali della pubblica illuminazione; la messa in sicurezza del primo tratto via Aldo Moro dove verrà tolto marciapiede occupato dalle piante posto di fronte al passaggio a livello. In programma anche l'adeguamento ed l'efficientamento della pubblica illuminazione per la quale si prevede di ottenere un finanziamento di 675.000 euro e la riqualificazione dell'ex municipio per un importo di 337.000 euro, da sostenere con fondi regionali o fondi propri.

A bilancio è stato inserito anche un nuovo mutuo sulla tangenzialina per 360.000 euro: servirà a coprire la quota di spesa non sostenuta dal finanziamento di 1.000.000 euro. I consiglieri di minoranza hanno chiesto delucidazioni sull'avanzamento dell'opera: "Tutti i comuni hanno sottoscritto l'accordo di programma. Garbagnate lo ha approvato in consiglio mentre Sirone, pur non avendo inviato una comunicazione scritta, so che l'ha portato avanti in giunta. Il passaggio successivo è la firma dell'accordo, da cui iniziano a decorrere i termini: entro 60 giorni dalla firma deve essere approvato il progetto definitivo-esecutivo. C'è da rivedere l'ingresso ad un paio di aziende a Sirone; sul resto dovremmo essere a posto perchè abbiamo gli accordi bonari per la cessione delle aree".

"Ci meraviglia che, mentre si da per acclarato il fatto che si parta comunque con i lavori, non si capisce quello che esce invece da Garbagnate e per quale motivo venga messa sul tavolo". A questo proposito il sindaco ha replicato: "Non so perché Garbagnate si sia fatto promotore di quest'idea che non lo agevola. Al momento non c''è nulla: solo uno studio per un'ipotesi di fattibilità dell'opera, per verificare se essa ha i presupposti per essere realizzata".

Dall'opposizione guidata da Giusi Corti, da cui è arrivato un voto di astensione, sono state chieste informazioni anche sulla rivitalizzazione dell'area Segalini e sulla volontà del Comune di accompagnare in un percorso di riqualificazione: "Ogni tanto si presenta un imprenditore o una società interessata, ma poi non si concretizza nulla perché quando si rendono conto dell'ubicazione dell'area e dell'attività di modifica che dovrà essere fatta, vengono scoraggiati" ha spiegato il primo cittadino. "Agli interessati abbiamo sempre dichiarato la nostra intenzione di essere parte attiva e diligente, ma proposte concrete non ci sono state".

Per il capogruppo di maggioranza Mauro Proserpio, è fondamentale in questo preciso periodo spingere sulla formulazione dei progetti che permettono di agguantare risorse, anche derivanti dai fondi del piano nazionale di ripresa e resilienza, per la realizzazione. "Il momento storico ha una disponibilità di fondi mai vista e una capacità di spesa che negli ultimi venti anni non c'è mai stata - ha commentato - Siamo contenti dei lavori, ma invitiamo l'amministrazione ad andare nella progettazione: con i progetti, c'è la possibilità di intercettare finanziamenti. L'auspicio è quindi quello di andare a fondo nella fase progettuale e osare in opere che fino a questo momento possono sembrare irrealizzabili ma non lo sono se c'è dietro un progetto e la possibilità di raggiungere un finanziamento".

M.Mau.
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