Oggiono: lacrime ai funerali del piccolo Davide, mancato a 4 anni per una malattia. ''Una carezza poi diventata angelo''

Una carezza diventata angelo. Così don Davide Consonni, vicario della comunità pastorale di Oggiono, ha definito Davide Brusadelli, il bimbo di 4 anni venuto a mancare nelle scorse ore dopo una lotta tenace ma purtroppo vana, contro una leucemia che progressivamente ne ha debilitato il giovanissimo fisico. Un guerriero Davide, che insieme ai suoi genitori Ida e Dario e al fratellino Loris viveva a Imberido, comunità dove la famiglia è molto conosciuta e attiva.

Il piccolo Davide

Un dolore fortissimo che in tanti hanno voluto condividere prendendo parte alle esequie celebrate nel primo pomeriggio odierno nella chiesa parrocchiale di Sant'Eufemia, incapace di contentere familiari, amici e in generale le moltissime persone che di Davide hanno conosciuto la storia, breve e carica di sofferenza ma soprattutto di forza.
''Quando è stato cercato e poi è arrivato, Davide è stato un dono di Dio, una carezza per mamma e papà, per i nonni, per Loris'' ha detto il sacerdote condividendo con i fedeli il contenuto della chiacchierata con Ida e Dario, lodati a più riprese per la loro straordinaria testimonianza di fede. Uno scambio di battute, con loro, che ha riempito il cuore di don Davide. ''Cercavano un secondo figlio che potesse essere di conforto per Loris, che potesse prendersene cura quando sarebbero diventati più grandi. E lui effettivamente è stato una carezza, grazie alla sua vitalità: non stava mai fermo, pur nella malattia. Settimana scorsa aveva la febbre, ma saltava sul letto....la voglia di combattere non gli è mai mancata''.

Una carezza, il suo arrivo, che si è fatta poi annuncio doloroso quando ai genitori è stata comunicata la sua malattia. Eppure Ida e Dario non sono sfuggiti alla responsabilità di un figlio da curare, anzi: se ne sono presi cura dando a lui tutto quello di cui aveva bisogno, con lo stesso amore che Davide era capace di regalare loro quotidianamente. ''La malattia si cura con le medicine ma soprattutto con l'amore e i bambini questo sanno insegnarcelo benissimo'' ha aggiunto il sacerdote ricordando due particolari attenzioni che i più piccoli sanno rivolgere e che li caratterizzano. Da una parte la fiducia e la fede negli adulti, dall'altra l'amore. ''Ti strappano il cuore: noi riflettiamo, programmiamo, facciamo progetti. Loro invece sono così, spontanei e proprio per questo di essi è il regno dei cieli. Dobbiamo fidarci del prossimo e amare, essere meno sospettosi nei confronti degli altri e affidarci a Dio esattamente come i bimbi fanno verso i genitori. Davide ci ha insegnato anche questo''.

Sul finire del proprio intervento, don Davide ha poi esortato i presenti ad immaginare il piccolo fra le braccia del Signore ''che ora lo coccola'' e ''lenisce la malattia e la sofferenza''. ''Non ci siano lacrime nei nostri cuori: ora Davide sta saltando e correndo in paradiso. Lui sta bene e anche noi lo dobbiamo essere. Facciamo tesoro di questa testimonianza preziosa di fede'' ha concluso il sacerdote responsabile della comunità di Annone.

La battaglia contro la leucemia il piccolo oggionese l'ha combattuta grazie al sostegno di mamma e papà ma anche dei medici del San Gerardo di Monza e in particolare del comitato Maria Letizia Verga al quale saranno devolute le offerte raccolte quest'oggi durante le esequie, chiusesi con altre due testimonianze preziose. Quelle dei genitori di altri bambini che come Davide hanno affrontato la malattia. ''Ida e Dario, siete stati una quercia mentre tutto scivolava via e mai una volta avete perso di vista il bene più importante, quello di vostro figlio a cui avete donato prima la vita e poi la pace. Tu sai Davide che ora sei libero da tutte quelle catene che hai dovuto sopportare e ora goditela più che puoi''. ''Avete sempre camminato nella speranza a testa alta, la vostra mancanza la porterete per sempre ma non sarà un macigno, perchè da cristiani quello che vi rende diversi è la speranza di riabbracciare Davide che ora corre felice nella casa del Signore''.

Prima che il feretro del piccolo Davide lasciasse la parrocchiale oggionese nel suo ultimo viaggio terreno, verso il cimitero di Imberido, anche il parroco don Maurizio Mottadelli ha voluto rivolgergli un pensiero, ribadendo quanto già affermato da don Davide. ''La testimonianza di questi genitori è di grande fede e dignità e penso che farà crescere tutta la nostra comunità. Li ringrazio per l'esempio che hanno trasmesso a tutti noi''.
G. C.
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