Monticello: assegni illeciti in bianco. Un 52enne a processo

Per il testimone "chiave" ha richiesto e anche ottenuto l'accompagnamento coattivo, stante il fatto che, citato per ben due volte a comparire, non si è mai presentato. Sarà l'audizione di un soggetto residente a Cologno Monzese - tradotto da una pattuglia di carabinieri in aula al cospetto del giudice Giulia Barazzetta - a spostare gli equilibri del processo e a eventualmente, secondo la tesi difensiva, a far cadere le accuse mosse a Fabio Conti, 52enne residente a Monticello, già noto alle cronache giudiziarie per il suo coinvolgimento, quale parte offesa (ma non costituitasi nel processo), nell'inchiesta Metastasi.
La tesi accusatoria, ancora tutta da confermare, vede il monticellese - attualmente in stato di detenzione domiciliare per altra causa - tacciato di ricettazione perchè nell'estate del 2018, al fine di procurare a sé o ad altri un profitto, avrebbe ricevuto due assegni in bianco provenienti dal conto corrente di un altro soggetto, che ne aveva denunciato la scomparsa presentando denuncia per furto.
Secondo la difesa quindi, rappresentata dall'avvocato Amedeo Rizza del foro di Milano, l'audizione del testimone sarebbe cruciale in quanto anch'egli avrebbe subito un procedimento penale molto simile a quello per cui è finito sul banco degli imputati il suo assistito.
Il giudice quindi ha rinviato il processo al prossimo 14 giugno, con la comparizione, coatta, del testimone e per la discussione finale.
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