Costa: sorpreso a spacciare in stazione, la Polizia ferroviaria arresta un 25enne

La stazione ferroviaria di Costa
A coglierlo sul fatto sono stati gli agenti della Polizia ferroviaria di Lecco che nel tardo pomeriggio di ieri hanno arrestato un cittadino originario del Marocco, classe 1997, ritenuto responsabile di un'attività di spaccio di sostanze stupefacenti alla stazione di Costa Masnaga.
Il blitz è scattato - probabilmente a seguito di una segnalazione - poco dopo le 17 quando gli operanti, portatisi sul posto, si sono trovati faccia a faccia con il soggetto. Quest'ultimo sarebbe entrato in contatto direttamente con alcuni degli agenti, in borghese, scambiandoli per potenziali acquirenti. Nulla di più sbagliato: a quel punto il 25enne, casa a Sesto San Giovanni, è stato tratto in arresto e stamani condotto in tribunale a Lecco per essere sottoposto al processo con rito direttissimo davanti al giudice in ruolo monocratico Paolo Salvatore.
Il fermato doveva infatti rispondere del possesso di 9,75 grammi di cocaina e di 12,70 grammi di eroina, oltre che di un bilancino, trovati a terra a pochi passi da lui. Sottoposto a perquisizione, la Polfer gli ha trovato addosso un'altra piccola quantita di stupefacente e 25 euro, possibile provento dell'attività di spaccio.
Da un controllo è emerso altresì che il 25enne si trova in Italia irregolarmente in quanto non ha mai ottemperato ad un'ordine di espulsione dal suolo italiano.
Difeso dall'avvocato Giovanna Corti del foro lecchese, ha spiegato di essere entrato nel giro poichè senza lavoro e con una moglie in attesa di un bimbo. Insomma, sarebbero state le necessità economiche a spingerlo a spacciare, anche se avrebbe ricondotto la responsabilità del giro ad un altro soggetto, non ancora individuato dalle forze dell'ordine e che gli avrebbe appunto proposto questa opportunità.
Il giudice ha disposto la convalida dell'arresto, accogliendo dunque la richiesta avanzata dal vpo Caterina Scarselli. Si torna in aula il prossimo 20 aprile per la definizione della pena; a questo proposito il suo difensore ha ipotizzato di ricorrere alla messa alla prova, chiedendo altresì la riqualificazione nella fattispecie più lieve stante il quantitativo di stupefacente. Nel frattempo dovrà presentarsi ai carabinieri di Sesto in quanto gravato dalla misura dell'obbligo di firma.
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