Valaperta: il GSO San Giorgio con il Comune e la coop L'Iride nel progetto che punta a promuovere l'inclusività nello sport
Francesco Sironi, consigliere comunale delegato allo sport
Massimiliano Colella del GSO San Giorgio
Oltre a GSO, però, responsabile di questo progetto è anche "L'Iride", Cooperativa Sociale con sede principale a Monza ma attiva anche in altre zone del territorio della Brianza, che si occuperà dell'aspetto concreto della disabilità. Parte del progetto da prima della società sportiva casatese, a presentare l'organizzazione e a parlare della collaborazione è stata Eleonora Cesana, responsabile dei servizi educativi. "L'idea di Sport4All nasce da un'attività che qualche anno fa abbiamo condotto insieme a PlayMore nella quale uno degli istruttori veniva a fare questa attività con un gruppo di nostri ragazzi. Da qui un po' è nata la voglia di allargarci, di condividere questa esperienza con altre realtà e altre persone. Noi pensiamo che lo sport sia uno strumento sicuramente per lavorare sul corpo, sul proprio benessere, ma sicuramente anche uno strumento di relazione. Per questo dunque lo chiamiamo "sport inclusivo", perché l'idea è che ciascun ragazzo, anche quelli più fragili, abbiano l'opportunità di partecipare a dei contesti di vita reali, e lo sport è sicuramente una porta per questa partecipazione vera e attiva, che coinvolge tutti noi" ha detto la responsabile.
Eleonora Cesana, responsabile dei servizi educativi della coop L'Iride
"Era anche alta la richiesta da parte delle famiglie di impiegare con diversità il tempo libero dei ragazzi - anche questo ha contribuito sicuramente alla creazione di un progetto comunitario - e di pensare a creare degli spazi in qualche modo tutelati dove si possano costruire reti e relazioni. Il progetto, poi, appunto, coinvolge ragazzi con disabilità ma soprattutto ragazzi senza, perché se si tratta di inclusione, parliamo davvero di lasciarsi coinvolgere e di partecipare. Noi quindi parteciperemo operativamente supportando i ragazzi, con un educatore che sarà sempre in campo durante gli eventi e gli allenamenti, insieme all'istruttore, e accompagneremo anche le famiglie laddove sarà necessario: rispetto ad esempio a una fase iniziale in cui ci si dovrà conoscere e in cui bisognerà raccogliere le informazioni rispetto alle caratteristiche fondamentali dei ragazzi verranno date forza e accoglienza, perché sul campo poi è necessario avere quello sguardo educativo che non può mancare".
Matteo Bruschera di Playmore
Ultimo partner dell'iniziativa, che è in realtà colui da cui è partito tutto, è Playmore, che gestisce un centro sportivo nel cuore di Milano. Presenti in salone ieri sera alcuni istruttori, che nel corso dell'incontro hanno proposto ai presenti delle attività vere e proprie, per far provare con mano ciò che poi verrà proposto sul campo. "Noi abbiamo avviato qualche anno fa dei corsi sportivi, iniziando con un corso di calcio integrato, cioè che faceva giocare insieme ragazzi con e senza disabilità. Il progetto è andato molto bene e negli anni c'è sempre stata più richiesta, finché a un certo punto non abbiamo iniziato, in accordo con Fondazione Milan, da cui è partita quest'idea, a pensare di ampliare l'offerta di questi corsi, e così ne abbiamo creati diversi. Siamo arrivati a tantissime famiglie con figli, fratelli, nipoti con disabilità che volevano fare sport e volevano farlo in modo "aperto", non recluso in una palestra con attività dedicate esclusivamente a loro" racconta Matteo Bruschera, ai vertici di PlayMore.
"Un giorno poi mi è squillato il telefono con un numero sconosciuto: la persona che mi stava chiamando era Veronica Maspero, qui presente questa sera, che mi ha detto di essere della cooperativa L'Iride di Monza e Brianza e che a nome dell'associazione le sarebbe piaciuto fare attività simili a quelle che facevamo noi, perché ci ha scoperto su internet. Quindi siamo andati da loro, insieme ad alcuni allenatori, e abbiamo scoperto che erano situati molto vicino a GSO, che già conoscevo e che a sua volta voleva avviare corsi per persone con disabilità. Quindi abbiamo avvisato Massimiliano, che ha sottolineato la sensibilità dell'amministrazione comunale a questo tema, e ci siamo messi d'accordo per creare il progetto".
L'open day di ottobre, poi, anteprima del progetto vero e proprio, ha infatti dimostrato il grande interesse della popolazione casatese, che incarna in realtà un bacino d'utenza molto ampio e che permetterà in futuro di coinvolgere anche ragazzi, ragazze e associazioni anche di altri territori. L'iniziativa, per ora, si applica solo a GSO e sta finalmente prendendo concretamente vita: come già detto, infatti, il primo incontro si terrà il 31 marzo, e a seguire gli allenamenti si svolgeranno dalle 17:30 alle 19 di ogni giovedì. Luogo prescelto per le attività - che consisteranno in diverse proposte sportive e hanno l'obiettivo, attraverso percorsi, giochi e piccoli esercizi, di fare attività motoria utilizzando arti superiori e inferiori o di allenare, per esempio, il coordinamento oculo-manuale, e in generale di fungere da base per altre discipline sportive - sarà l'Oratorio di Valaperta, nei campi all'esterno, dove già in quella fascia oraria sarà presente il corso GSO di atletica: si parla di inclusione, quindi, anche dal punto di vista della compresenza nello stesso spazio.
Una dimostrazione sportiva durante la serata
Per tutti gli iscritti ci sarà un'iscrizione da effettuare presso un ente sportivo, la quale garantisce l'essere coperti da un'assicurazione. C'è poi una parte pratica legata alla modulistica, che costituisce però il secondo passaggio dell'iscrizione vera e propria. Passaggio obbligato è in realtà la segnalazione del proprio interesse sul sito dell'iniziativa, come ha spiegato proprio Matteo. "Questa che vedete è la schermata iniziale del sito del progetto, il quale non ha una firma, ma appartiene a chi lo attua, perché è interamente gestito da chi lo fa proprio. Il sito è molto semplice, per partecipare e iscriversi ai corsi bisogna andare su "partecipa", dove si apre un menù a tendina e appaiono le sedi di Milano e Brianza, sotto la quale c'è Casatenovo, se vi si clicca sopra esce un form insieme a una cartina che fa vedere dove siamo, e sul form è necessario inserire nome, indirizzo email e un messaggio con le informazioni sulla persona che si deve iscrivere. Il messaggio viene automaticamente ricevuto da L'Iride e GSO che quindi lo raccolgono e contattano le persone che si vogliono iscrivere".
Ultimo passaggio poi, sarà quello di versare una quota simbolica. "GSO San Giorgio tende a fare due prove gratuite, per vedere se è gradita o meno la partecipazione. La cifra stabilita è di 50 euro, ma sono puramente simbolici e ci sono grazie al fatto che c'è un'amministrazione che sostiene questo progetto" ha quindi concluso Massimiliano Colella.
L'incontro si è poi chiuso con diverse domande da parte dei presenti, sollecitati da un grande interesse nei confronti del progetto. I responsabili hanno poi congedato le famiglie dandosi appuntamento al 31 marzo, giorno in cui inizieranno ufficialmente i corsi.