Il Comitato Bevere sulla centrale idroelettrica prevista in località Maglio

Riceviamo e pubblichiamo una nota del Comitato Bevere in merito al progetto per la realizzazione di una centrale idroelettrica fra Merone e Rogeno, in località Maglio:

Il Comitato per la difesa delle Bevere e del Fiume Lambro, è una Associazione ambientale presente, da ormai oltre 20 anni, al fine di favorire la protezione di tutte le acque di superficie del bacino idrografico di Lambro e Bevere, da ogni fonte di degrado, la cui intensità e eterogeneità ci spingono a usare un approccio severo, per il raggiungimento dei nostri scopi statutari in sintonia con le disposizioni normative vigenti.
Il nostro interesse per il cantiere dei lavori per la realizzazione di una centrale idroelettrica in località Maglio, pertanto, non deve stupire gli Enti che abbiamo interpellato, in primis l'Amministrazione comunale di Merone e di riflesso l'Ente Parco Regionale della Valle del Lambro, in quanto è nostro compito sollecitarli, affinché compiano le necessarie azioni per una effettiva salvaguardia e rivalorizzazione dei corsi d'acqua e per la tutela degli habitat ripariali.
Il nostro approccio, per chi ci conosce, è improntato su basi scientifiche e interdisciplinari, avendo nel nostro sodalizio professionalità competenti, agronomi, architetti, geologi e naturalisti, che ci permettono di affrontare le varie tematiche ambientali con competenza e cognizione di causa.
La nostra partecipazione all'AQST Lambro Settentrionale, sottoscrivendo nel 2012 il Contratto di Fiume Lambro Settentrionale, va proprio in questa direzione, avendo trovato in questo strumento di "governance partecipata" un dialogo comune, per promuovere politiche e azioni volte a tutelare i nostri territori, resi negli anni di sregolata urbanizzazione, ancora più fragili e più vulnerabili e che hanno perso buona parte della propria capacità di risposta alle pressioni antropiche.
È in questa situazione che ci poniamo ora, un territorio che è già stato oggetto di forti pressioni antropiche, che nel tempo, aveva acquistato un nuovo equilibrio, ricucendo quegli strappi provocati da un intenso sfruttamento delle risorse naturali. Un recupero lento, ma apprezzabile dal punto di vista ecologico.
Le condizioni climatiche attuali che di conseguenza si stanno riflettendo sulla situazione idrica dei nostri bacini e dei nostri corsi d'acqua, pongono leciti interrogativi sull'utilità di queste opere e sull'entità degli impatti sugli ecosistemi fluviali.
Come ci siamo già espressi, siamo disponibili a un tavolo di confronto, con tutti gli attori coinvolti in un'ottica di dialogo e di condivisione.

Cordiali saluti.

Capriano di Briosco, 17 marzo 2022

Il Presidente Anna Caterina Maria Nicolodi
Dottoressa Agronomo

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