Ello: in consiglio mozione contro la guerra, due i profughi in arrivo

«Esprimiamo ferma condanna per l'invasione dell'Ucraina da parte di Putin e chiediamo il ripristino del diritto internazionale, il ritiro delle truppe e la protezione dei civili». La crisi in Ucraina ha fatto il suo ingresso nel consiglio comunale di Ello. In apertura della seduta di martedì 22 marzo i consiglieri hanno discusso una mozione contro la guerra, presentata dal sindaco Virginio Colombo a nome della giunta comunale.
Il documento invita il comune ad attivarsi e sostenere qualsiasi iniziativa che possa contribuire a riportare una situazione di pace. Nel testo - letto dal sindaco - erano presenti diversi passaggi e riferimenti alla necessità di riattivare il dialogo fra le parti in conflitto.

«È nostro compito sostenere la pace ed il dialogo e la soluzione pacifica del conflitto» ha dichiarato il sindaco leggendo il documento nel quale è possibile leggere anche: «Esprimiamo [...] preoccupazione che tale guerra si trasformi in una ancora più accentuata corsa al riarmo e in un coinvolgimento dell'Europa e dell'Italia nel conflitto».
Una situazione giudicata particolarmente grave e rispetto alla quale è stata più volte ricordata la possibilità che degeneri in un conflitto più esteso. «Senza il dialogo - ha dichiarato il sindaco leggendo il testo - la crisi in Ucraina e la tensione fra Russia e Nato rischiano di sfociare in una guerra internazionale che potrebbe degenerare in un confronto nucleare dagli esiti imprevedibili e catastrofici».
Il primo cittadino ha inoltre rimarcato alcuni passaggi della mozione dai quali sembrano emergere forti dubbi sulle scelte attuate finora a livello politico governativo. «Contro l'escalation militare - ha dichiarato leggendo il testo - è importante mobilitarsi perché l'Italia, l'Europa e l'Onu svolgano un ruolo di pace. Le armi non sono e non possono essere strumenti di pace». Un passaggio quest'ultimo che il sindaco ha voluto sottolineare e rimarcare più volte.
Il documento a cui è stata data lettura si è concluso con due inviti. Il primo rivolto a «sostenere le iniziative della società civile e di tutte le persone di buona volontà per far sentire la voce di chi ripudia la guerra, così come recita l'articolo 11 della Costituzione italiana». Il secondo volto a «sostenere la voce di Papa Francesco il cui ruolo di pace è, in questo momento, autorevole e fondamentale per andare verso una risoluzione non violenta del conflitto».
Infine, il primo cittadino ha anche rimarcato come sia andata persa quella capacità di mediazione a livello internazionale di frequente riconosciuta in passato all'Italia.
Vittorio Ardagna - capogruppo di maggioranza - ha dichiarato di condividere il testo letto da Colombo e i suoi presupposti volti a sostenere le iniziative a favore della pace.
Anche Danilo Riva che con Elena Pirovano forma il primo gruppo di minoranza - Vivere Ello - ha espresso condivisione per ogni iniziativa che possa contribuire al ritorno della pace.
Elena Zambetti - consigliere di minoranza del gruppo Ello Tradizione e Futuro - pur condividendo il documento ha espresso perplessità ricordando come la questione sia «nelle mani di potenti», gli unici giudicati da Zambetti come in grado di risolvere la situazione, i quali però guarderebbero solo a interessi particolari.
Prima della votazione il sindaco Colombo ha dato notizia della situazione inerenti ai profughi presenti sul territorio comunale ellese. Attualmente sono due i cittadini ucraini a Ello, rispetto ai quali il Comune sta fornendo un supporto necessario alla definizione di tutte le procedure e pratiche necessarie.
Inoltre, il sindaco ha ricordato di avere aderito alla raccolta fondi a favore dell'Ucraina organizzata dalla Caritas di Oggiono. Un ente, quest'ultimo, individuato dall'Amministrazione come valido e capace di far giungere effettivamente gli aiuti dove necessario.
Posta in votazione la mozione è stata approvata all'unanimità da tutti i consiglieri comunali presenti.
L. A.
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