Bosisio: a Milano il murale mangia-smog progettato dagli studenti della secondaria
A Milano, nel quartiere di Dergano, c'è un pezzo di Bosisio Parini. È stato inaugurato lo scorso giovedì 23 marzo, presso i giardini pubblici Pagani di via Cesare Brivio, il murale liberamente ispirato al disegno realizzato lo scorso anno dagli alunni di terza A della scuola secondaria di I grado "K. Wojtyla" che si sono aggiudicati il premio bandito dalla società Liquigas S.P.A., nell'ambito di un progetto che ha coinvolto le scuole intitolato "1,2,3... respira". Alla cerimonia erano presenti la professoressa Nadia Ferrari, curatrice del progetto e la dirigente Orsola Moro che ha scoperto la targa insieme all'amministratore delegato di Liquigas Andrea Arzà.
Il progetto "1,2,3... respira" aveva come focus la qualità dell'aria e i ragazzi dell'allora terza A, nella primavera scorsa, avevano lavorato con entusiasmo realizzando il disegno di due pappagalli con la maschera antigas che era stato ritenuto meritevole di essere riportato su un muro di Miano con l'utilizzo di un'apposita vernice "mangia-smog" in grado di catturare il particolato. Si tratta di prodotti silossanici con all'interno particelle finissime di diossido di titanio che a contatto con la materia prima creano fotosintesi, trasformando le sostanze inquinanti da cattive a buone e migliorando così la qualità dell'aria fino al 65%. La supervisione scientifica è stata portata avanti da un ricercatore della Scuola Superiore Universitaria "Sant'Anna" di Pisa.Al progetto didattico hanno aderito 719 scuole secondarie di primo grado di tutta Italia, 2.387 classi e oltre 67.000 studenti. Alla fase finale di partecipazione al concorso sono stati inviati 232 elaborati.
Lo street artist Alessandro Breveglieri in seguito ha reinterpretato il disegno originale dei ragazzi scomponendolo in due parti intrecciate tra loro: il particolare del pappagallo, realizzato con colori vividi, e la machera antigas, realizzata con colori cupi. Il fondo, rappresentato da macro aree azzurre tutte scomposte che ricordano un vetro rotto, sta a simboleggiare la rottura con il passato per dare invece avvio a nuove politiche ambientali che guardino alle nuove generazioni.
Il Cyberpunk Parrot, questo il titolo che ha scelto l'artista, è stato realizzato sulla facciata di un centro anziani di un quartiere milanese in via di riqualificazione e fronteggia un parco giochi. Importante è stato il patrocinio del comune di Milano, in particolare l'assessorato alla cultura. In un videomessaggio, infatti, l'assessore alla cultura Tommaso Sacchi ha elogiato l'iniziativa promossa da Liquigas e ha ringraziato i nostri alunni della scuola secondaria di I grado "K. Wojtyla" per avere ispirato il soggetto.
Da sinistra la dirigente Orsola Moro, lo streetartist Alessandro Breveglieri e la professoressa Nadia Ferrari
M.Mau.