Oggiono: Si dimette il CdA dell’asilo Sironi, decaduto a dicembre. Lietti e Acerbi critica il sindaco

Torna a far discutere la situazione dell'asilo Sironi. Nel tardo pomeriggio di venerdì 25 marzo l'intero CdA si sarebbe dimesso inviando una comunicazione al sindaco Chiara Narciso via Pec.
La scuola materna - ricordiamo - è gestita dalla Fondazione Luigi e Regina Sironi. I membri del Consiglio di Amministrazione vengono nominati con atto del sindaco, sulla base dei rapporti politici interni al consiglio comunale. L'attuale CdA - ora dimissionario - aveva terminato il proprio mandato lo scorso 31 dicembre.
Ad alzare il velo sulla situazione della scuola materna, è stato ancora una volta il gruppo di minoranza "Per Oggiono - Lietti Sindaco". All'inizio del mese di febbraio i consiglieri Debora Acerbi e Lamberto Lietti avevano tenuto una conferenza stampa fuori dai cancelli della struttura per denunciare il taglio dei fondi straordinari destinati all'asilo.
Oggi i due consiglieri sono tornati a criticare l'operato dell'Amministrazione e in particolare del sindaco Chiara Narciso. Lietti e Acerbi non hanno, infatti, gradito le modalità con cui il primo cittadino sta gestendo la fase attuale di rinnovo dei membri del CdA.
«Il sindaco - ha spiegato Lietti - non ha mai parlato con i membri del vecchio CdA per dare loro comunicazione di quelle che sarebbero state le intenzioni dell'Amministrazione. Dopo tre mesi [dalla scadenza del Cda] circa 15 giorni fa il sindaco ha convocato una riunione, che si è tenuta la scorsa settimana».

I consiglieri Lietti e Acerbi davanti all'asilo Sironi nelle scorse settimane

La riunione - secondo quanto ricostruito dai due consiglieri - sarebbe stata realizzata come momento di incontro e di "passaggio" fra i membri uscenti del Consiglio e i nuovi membri che avevano dimostrato il proprio interesse a subentrare nel ruolo.
«Il sindaco ha chiesto alla presidente uscente, Valeria Valsecchi, di mantenere la carica di presidente anche nel nuovo CdA» ha spiegato Lietti. «Valsecchi ha posto come condizione, per accettare un nuovo mandato da presidente, che al suo rinnovo seguisse anche la conferma dell'attuale tesoriere Marco Rusconi».
Una richiesta di fronte alla quale sarebbe giunto un «veto assoluto da parte del sindaco» ha spiegato Lietti. Da una parte - sempre secondo Lietti e Acerbi - vi sarebbero stati i membri del CdA uscente e dall'altra i cinque potenziali loro sostituti. Dall'altro lato sarebbe stata confermata - sempre secondo quanto spiegato da Acerbi e Lietti - da parte della presidente Valsecchi la richiesta di riconfermare anche il tesoriere Rusconi. Una situazione che - secondo quanto ricostruito dai due consiglieri di minoranza - avrebbe portato ad una condizione di stallo.
Le dimissioni dei membri del CdA uscente sarebbero state comunicate al primo cittadino proprio per superare questa situazione di incertezza. Una condizione che per il gruppo di minoranza "Per Oggiono" sarebbe da imputare proprio alla gestione della situazione da parte del sindaco.
«Probabilmente il CdA uscente è arrivato a questa azione in quanto Narciso non lo ha voluto riconfermare» ha spiegato Acerbi che ha aggiunto: «probabilmente il sindaco ha pensato che il consiglio entrante potesse assumere tranquillamente il timone, ma probabilmente ha fatto male i conti».
Sia per Lietti che per Acerbi la situazione si sarebbe potuta risolvere con la riconferma di due o tre membri dell'organismo uscente. Fra questi - secondo i due consiglieri comunali - vi sarebbe potuta tranquillamente essere la riconferma di Rusconi nel CdA dell'asilo.
«Ora siamo nel limbo» hanno spiegato criticando l'operato della maggioranza. «Mi sembra che il sindaco avrebbe dovuto pensarci un po' prima, se avesse voluto un CdA nuovo, e non essere qua ad arrampicarsi sui vetri» ha commentato Lietti. Quest'ultimo ha ricordato come le dimissioni dei membri non influiscano sull'operatività del CdA stesso in quanto il consiglio era decaduto a fine dicembre e da quella data l'operatività era limitata alla gestione ordinaria e non straordinaria. Gestione ordinaria che proseguirà - anche a dimissioni avvenute - fino alla nomina del nuovo CdA.
«La nostra perplessità - ha proseguito Acerbi - è vedere un'Amministrazione civica di centro sinistra che ha come missione il bene comune, e il bene comune in questo caso è la Fondazione perché è l'unica scuola materna presente dove hai 180 famiglie accedono, agire in questo modo. Sarebbe stato utile che il sindaco agisse in maniera diversa. E forse attenzionasse di più il CdA della scuola materna rispetto ad altre azioni dell'Amministrazione comunale».
I due consiglieri di minoranza sono anche tornati a criticare «il taglio di 27mila euro» dei contributi straordinari dati alla struttura. Una situazione che avevano già evidenziato nella conferenza stampa dello scorso febbraio. Questa volta hanno però rimarcato come a fianco di questo taglio vi sia stata, negli scorsi mesi, una riduzione dei contributi dati alla Caritas passati da 10mila euro a 6mila euro.
«Con la Caritas - ha spiegato Acerbi - a mio parere hanno fatto il minimo indispensabile previsto dalla convenzione. La Caritas oggi si trova più che mai in difficoltà rispetto al periodo Covid, perché c'è anche il rincaro delle bollette. L'Amministrazione che ha ricevuto fondi e non ha il patto di stabilità aveva la possibilità di andare a supportare meglio la Caritas. Si parla di sinergia, ma la sinergia è parziale» ha concluso Acerbi.
«Si tratta di 4mila euro in meno alla Caritas e 27mila euro in meno alla Fondazione Sironi, complessivamente 31mila euro di contributi in più che non avrebbero certo mandato in default il Bilancio del Comune» ha commentato Lietti.

Lo spazio resta naturalmente aperto a coloro che volessero aggiungere eventuali precisazioni e/o repliche sulla questione.
L. A.
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