Bulciago: la nuova proprietà riassume tutti i lavoratori dell'ex Sicor-Teva
A ormai più di due mesi dalla notizia dell'acquisto dell'ex sito di Bulciago della Sicor-Teva da parte dell'azienda farmaceutica bergamasca Flamma Group di Chignolo d'Isola, i lavoratori potranno a breve dare il via ad un nuovo capitolo lavorativo alle dipendenze della nuova società.
Delle persone rimaste invece, solo tre non sono state formalmente assunte per via del fatto che ricoprivano un ruolo non collegato unicamente al sito di Bulciago all'interno di Sicor Italia, la quale aveva offerto loro una ricollocazione presso il sito di Rho. Flamma però, potrebbe potenzialmente assumere questi dipendenti se si dovesse presentare l'occasione.
I "vecchi" dipendenti Teva saranno quindi operativi a partire dal prossimo aprile, ma la nuova linea di produzione non comincerà almeno fino a settembre 2022 perché in questi mesi il gruppo Flamma metterà in atto un'opera di ristrutturazione del sito per adeguarlo alla nuova attività.
''Come Uiltec e Filctem Lecco abbiamo chiesto alla nuova proprietà otto mesi di cassa integrazione per ristrutturazione per tutti i lavoratori, in attesa che in questi mesi si finalizzi il processo di avvio della produzione e possa entrare a pieno ritmo da settembre'' ci ha raccontato il segretario Sacchi che ha seguito con attenzione la questione fin dal suo inizio. ''Ancora dalla società non ci hanno fatto sapere che tipo di cassa sarà, ma sappiamo che alcuni dipendenti potranno cominciare a lavorare da subito, seppur in maniera alternata, ad esempio coloro che devono fare manutenzione, figure di riferimento per la sicurezza del sito, per l'ecologia o per l'amministrazione. Alcuni di loro, inoltre, inizieranno poi ad andare presso i siti bergamaschi e di Chignola di Flamma per vedere da vicino come viene gestito il lavoro dagli altri dipendenti e apprendere tutto il necessario per iniziare a regime. Dall'azienda proponevano addirittura una cassa integrazione della durata di 12 mesi ma a noi è sembrato decisamente eccessivo viste le circostanze e abbiamo optato per qualche mese in meno''.
M. B.