Missaglia: l'inclusione scolastica al centro dell'evento ospitato alla primaria Moneta

Un'iniziativa importante e ricca di spunti quella che si è svolta alla scuola primaria "E.T. Moneta" di Missaglia giovedì 31 marzo. Una giornata, in particolare, dedicata al tema dell'inclusione scolastica per mostrare come questa pratica fondamentale (e ormai recepita dal mondo della scuola da una decina di anni), sia stata calata nella realtà specifica della primaria missagliese.

Da sinistra la dirigente dell'ICS Cernusco, Francesca Alesci, Silvia Columpsi della
cooperativa Specchio Magico e la dirigente dell'ICS Missaglia, Mariacristina Cilli


L'evento è stato organizzato dall'istituto comprensivo "A. Bonfanti e A. Valagussa" di Cernusco Lombardone, in collaborazione con l'istituto comprensivo "Rita Levi Montalcini" di Missaglia ed è stato pensato per i docenti funzioni strumentali, i referenti per l'inclusione degli istituti scolastici della provincia di Lecco e a tutti i docenti interessati alla tematica, per fornire spunti di riflessione e piste di lavoro attinenti il tema dell'inclusione sul nostro territorio.

Il programma della giornata è stato variegato e ha visto la partecipazione diretta dei bambini delle sezioni quinte del plesso scolastico che nella mattinata hanno proposto agli ospiti esempi di attività collegate al progetto Gears, portato avanti dalla cooperativa Specchio Magico. Questa prima fase dell'evento, che si è tenuta dalle ore 9.30 alle 10.45, si è concentrata infatti sulla presentazione dei laboratori educativi e didattici in diversi spazi della scuola per mostrare a docenti e figure esterne il valore dell'inclusività e di un processo di apprendimento che trascende la semplice didattica frontale.

Al centro l'assessore all'istruzione Laura Pozzi

I laboratori proposti, in cui i ragazzi si sono alternati nel corso della mattinata, sono stati, oltre ai laboratori Gears condotti da Specchio Magico con i ragazzi della primaria e della secondaria di Missaglia, il giardino pensile con il supporto di Cascina Rampina e di Retesalute, il laboratorio di giocoleria e di costruzione creativa di libri games.
Al termine di questa prima parte, gli ospiti e i docenti si sono quindi spostati presso la vicina sala civica Teodolinda per conoscere più da vicino il progetto di inclusione attuato dalla scuola.

A prendere la parola è stata la dirigente scolastica dell'istituto ospitante Mariacristina Cilli, che ha spiegato gli aspetti normativi legati al progetto, implementato in fase sperimentale a Missaglia ormai due anni fa e ora a pieno regime nel piano triennale dell'offerta formativa. Sempre in sala civica, in qualità istituzionale, anche la dirigente scolastica dell'istituto comprensivo "A. Bonfanti e A. Valagussa" di Cernusco Lombardone, Francesca Anna Maria Alesci, e l'assessore all'istruzione di Missaglia, Laura Pozzi.

''Si tratta di un processo di cambiamento che parte dall'idea di includere tutti in modo fisico, trovando spazi adatti, nelle attività delle nostre scuole'' ha spiegato la dirigente Cilli. ''L'obbiettivo è quello di creare una scuola che coopera al suo interno, che dialoga e che condivide buone pratiche sfruttando al meglio l'autonomia scolastica di cui ogni istituto gode. Quando abbiamo deciso di implementare il progetto Gears ci siamo ispirati ad una normativa già esistente, la famosa direttiva del dicembre 2012 che ha introdotto il concetto di inclusione e di personalizzazione dell'attività didattica per rispondere in modo specifico a tutti i bisogni educativi speciali (BES). Con questo progetto abbiamo quindi cercato di creare una governance efficace in senso inclusivo che partisse da una visione pedagogica e che permettesse di sfruttare al meglio le risorse economiche a disposizione. Le leve di cui disponiamo nel raggiungimento dei nostri obbiettivi sono l'informazione e la formazione del personale, la collegialità con il coinvolgimento della famiglia e del territorio, l'organizzazione scolastica e la qualità delle risorse schierate''.

''Proprio su quest'ultimo punto abbiamo avuto fortuna ad iniziare la collaborazione con Specchio Magico perché ciò ha garantito un alto livello della professionalità degli operatori che ora sono parte integrante dei gruppi di docenti. Il progetto, inoltre, parte sì da un'analisi individuale degli alunni che vengono individuati come possibili BES, ma poi il risparmio di risorse deriva dal fatto che l'alunno viene inserito in un piccolo gruppo in cui già esiste una figura di supporto senza richiedere figure aggiuntive che non rientrerebbero nell'educativa scolastica predisposta. Per citare un esempio, nell'anno scolastico 2020/2021 alla scuola primaria di Missaglia, su 7 bambini che avevano diritto all'educativa siamo riusciti a farne rientrare ben 33" ha concluso la dirigente.

Ma in cosa consiste esattamente il lavoro in piccoli gruppi? A raccontarlo nel dettaglio con esempi e riferimenti è stata un'educatrice di Specchio Magico, Silvia Columpsi, la quale ha spiegato come il gruppo che si crea venga innanzitutto formato a partire dai bisogni dell'alunno con disabilità certificata e che da qui si parta poi per integrare altri alunni BES, che nell'insieme porta alla costruzione di gruppetti eterogenei per classe ed età.

Il professor Fabio Davigo

"Noi lavoriamo sulla diversità e sul come valorizzarla per creare nei ragazzi stessi la consapevolezza che essa vada vista in maniera ottimistica e non negativa" ha commentato la dott.ssa Columpsi. "La nostra idea di inclusione favorisce il lavoro di rete coinvolgendo specialisti, docenti di classe, e ovviamente le famiglie. La dinamica fulcro del lavoro in piccoli gruppi è quella del tutoraggio tra pari, la quale favorisce l'alimentarsi di un ambiente di benessere che rinforza il senso di auto-efficacia e di auto-stima dei ragazzi. Le attività che vengono svolte sono varie, si passa da attività di potenziamento cognitivo con lavori sull'attenzione, sulla memoria o sulla capacità di pianificazione e organizzazione, all'allenamento delle abilità relazionali e sulla gestione delle proprie emozioni con la pratica di life skills, imprenditoria sociale e soft skills. Per fare ciò, usiamo molto il metodo del gioco e ricorriamo spesso alla tecnologia per costruire strumenti compensativi".

L'elemento centrale del progetto, come è stato sottolineato nell'intervento, è proprio l'inclusione degli alunni BES in queste ore di supporto i quali, altrimenti, non avrebbero diritto a risorse proprie, affiancato poi dal fatto che gli operatori di Specchio Magico sono a disposizione di tutta la scuola e di tutti gli alunni e che il progetto ha risvolti importanti sull'apprendimento e sul benessere generalizzato nelle classi.

Ultimo intervento prima della pausa brunch, curata dai ragazzi dell'IPS Graziella Fumagalli di Casatenovo presso la primaria, è stato quello, attesissimo, del professor Fabio Davigo, dell'università di Aarthus in Danimarca. Lo stesso si è detto molto positivamente impressionato dai laboratori e dai risultati del progetto, rimanendo colpito in particolare dal pluralismo delle proposte e degli approcci. "Lessico Minimo" il nome della presentazione del prof.Davigo, la quale ha guidato il pubblico in un viaggio alla riscoperta di parole e concetti ormai ordinari nel mondo della scuola, ma che spesso vengono usati inopportunamente o rischiano di essere mal interpretati con danni concreti per l'ambiente scolastico stesso.

Il cambiamento introdotto dalla normativa, ormai dieci anni fa, è stato infatti sia di tipo incrementale, cioè ha aggiunto all'integrazione anche i bisogni di DSA e BES, ma anche di tipo radicale perché si è passati dalla mera integrazione all'inclusione, e capire meglio il linguaggio che si adotta in questa nuova realtà è essenziale per comprenderne allo stesso tempo rischi e opportunità.
Il professor Davigo ha quindi ripercorso i significati di alcune espressioni o dicotomie, come quella celebre tra normale/speciale, invitando invece a adottare una visione più complessa e concreta e meno legata alle etichette delle diagnosi, delle quali ne è esplosa una "epidemia" che ha alimentato negli ultimi anni una vera e propria industria.

Al termine, gli ospiti sono tornati nel plesso missagliese e nella seconda parte della giornata hanno potuto assistere alla presentazione del programma Pippi a cura del team dell'Ambito di Lecco con Angela Cianci, Alberta Zanoni e Romina Papini. Per concludere, invece, nel primo pomeriggio si è svolto un momento di condivisione delle esperienze a cura degli educatori di Retesalute e di Deborah Gallon, Giulia Fabbri e Giuseppina Gernone dell'istituto comprensivo di Cernusco Lombardone.
M. B.
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