Missaglia: votato l'aumento dell’addizionale Irpef. ''Una decisione dovuta'' spiega Magni
Dopo due anni di pandemia e le difficoltà connesse con la crisi sanitaria, il ripristino alla normalità pre-pandemica sembra ostacolato nuovamente dal rincaro delle materie prime, in particolare quelle energetiche e per tamponare l'aumento dei costi molti Comuni si sono trovati obbligati ad innalzare alcune voci delle entrate tributarie. Tra questi anche il Comune di Missaglia, che nella serata di venerdì 1° aprile, in occasione del consiglio comunale, ha reso noto l'aumento dell'addizionale comunale all'IRPEF prevista per il 2022.
L'assessore Luigi Magni
Durante il consiglio è stato l'assessore al bilancio, Luigi Magni, a spiegare le nuove regole sull'addizionale partendo dalle modifiche obbligatorie introdotte dalla legge finanziaria del 2022 e dalle motivazioni che hanno spinto l'amministrazione comunale a decidere per l'incremento delle tariffe: "Abbiamo cercato di tagliare le spese il più possibile, abbiamo rivisto anche le entrate ma alla luce del fatto che per quest'anno non sono per ora previsti trasferimenti statali abbiamo potuto intervenire solo sulle tasse comunali per garantire il principio del pareggio di bilancio. Abbiamo deciso di modificare l'addizionale IRPEF in quanto un aumento dell'IMU avrebbe colpito in modo disomogeneo solo una parte di contribuenti e non sarebbe comunque stato sufficiente per raccogliere le risorse necessarie al bilancio. Le modifiche al contributo, quindi, riguardano sia le diverse aliquote per gli oltre 6mila contribuenti totali, riviste al rialzo, e nuove esenzioni, portate fino alla soglia di 15mila euro di reddito permettendo così di esentare 352 contribuenti in più rispetto al 2021. Questo comporterà un aumento significativo per le casse comunali di 318mila euro a scapito però di quote annuali medie più elevate, le quali comunque sono state aumentate laddove l'Irpef nazionale ha previsto invece diminuzioni per compensare l'innalzamento del costo".
I consiglieri di minoranza Sesana, Rovelli e Casiraghi
Una decisione destinata a far discutere e a far suscitare preoccupazioni, a partire da quelle che sono state sollevate in aula dal consigliere della lista Per Missaglia e Frazioni, Felice Sesana che ha sottolineato come la fascia più colpita dagli aumenti sia quella dei dipendenti che vedrà la tassa lievitare da 93 a 150 euro con un aumento di 63 euro circa all'anno.
"Andare a colpire questa fascia potrebbe rendere ancora più difficile per le famiglie affrontare il rincaro dei prezzi. Non è solo il Comune in difficoltà, dobbiamo considerare che ormai in Italia i poveri sono diventati 15milioni e sono in continuo aumento. Se da una parte però il Comune può rinunciare a qualcosa, per esempio ad alcune illuminazioni, in una famiglia è inevitabile ricorrere all'uso del gas o al riscaldamento. Mi aspettavo quindi un gesto da parte del Comune che assicurasse maggior stabilità alle famiglie, per lo meno garantendo che le tasse comunali non sarebbero aumentate, non sono quindi d'accordo con questa decisione".
"Andare a colpire questa fascia potrebbe rendere ancora più difficile per le famiglie affrontare il rincaro dei prezzi. Non è solo il Comune in difficoltà, dobbiamo considerare che ormai in Italia i poveri sono diventati 15milioni e sono in continuo aumento. Se da una parte però il Comune può rinunciare a qualcosa, per esempio ad alcune illuminazioni, in una famiglia è inevitabile ricorrere all'uso del gas o al riscaldamento. Mi aspettavo quindi un gesto da parte del Comune che assicurasse maggior stabilità alle famiglie, per lo meno garantendo che le tasse comunali non sarebbero aumentate, non sono quindi d'accordo con questa decisione".
A controbattere sul punto è stato il vicesindaco Laura Pozzi, che si è detta d'accordo sulla necessità di non dover aggravare ulteriormente la situazione difficile di tante famiglie aggiungendo però che proprio per non far incidere l'aumento dell'addizionale sui soggetti più vulnerabili è stato deciso di estendere l'esenzione per le fasce di reddito più basse. "Abbiamo cercato di aumentare le aliquote dove ci poteva già essere un piccolo risparmio sull'Irpef nazionale in modo da contenere i costi per i cittadini. Il ragionamento poi non va fatto sulla singola persona ma sul nucleo famigliare dove il reddito cumulato è diverso e i costi vengono ammortizzati. Abbiamo poi aperto 4 bandi per dare un aiuto alle famiglie con un ISEE sotto i 12mila euro e interveniamo tuttora sia con buoni spesa mensili e sia con una copertura delle mense scolastiche per le famiglie più in difficoltà. L'idea è stata quindi quella di calibrare gli aiuti dati con le necessità di bilancio del Comune" ha commentato quindi il vicesindaco Pozzi.
Il vicesindaco Laura Pozzi
La votazione sul punto, approvato a maggioranza, ha visto la minoranza spaccata in due, con il voto contrario del consigliere Sesana e i due voti di astensione dei consiglieri Rossano Casiraghi e Veronica Rovelli. L'assessore Magni ha infine approfondito anche il tema dell'IMU, rimasta invariata rispetto agli anni scorsi con piccole modifiche recepite rispetto alla legge finanziaria. Nello specifico, le innovazioni riguardano i fabbricati in vendita non affittati e non abitati che da quest'anno saranno esentati, la previsione che per un nucleo famigliare l'abitazione principale potrà essere solo una per essere esente dal pagamento dell'IMU e lo sconto del 50% applicato agli immobili concessi in comodato d'uso. Anche quest'ultimo è stato approvato a maggioranza con l'astensione dei tre membri dell'opposizione.
M. B.