Missaglia: approvata la variante al PGT. Previste nuove aree edificabili per 18mila mq (-64%). Ridotto l'ambito della porcilaia

Via libera all'approvazione della variante generale al Piano di Governo del Territorio (PGT) del Comune di Missaglia. Mercoledì sera in una seduta lunga poco più di due ore, maggioranza e opposizione (assenti i capigruppo Andrea Spanu e Silvana Redaelli ndr) si sono confrontati sul nuovo strumento urbanistico che la stesso assise aveva adottato nel mese di novembre.
A introdurre il punto con un lungo intervento è stato l'assessore alla partita Paolo Redaelli che ha ripercorso in sintesi i passaggi che hanno preceduto la redazione della variante generale, ovvero del documento di piano, del piano dei servizi e del piano delle regole. A cominciare dall'inserimento nel perimetro del Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone di 200 ettari di territorio consentendo di tutelare circa il 60% di suolo missagliese. Oggi 6,96 dei 11,52 kmq del comune sono protetti.

Da sinistra l'architetto Maurizio Corbetta e l'assessore all'urbanistica Paolo Redaelli

''Abbiamo voluto preservare molte zone del paese, creando ulteriori corridoi ecologici, anche in quantità maggiore rispetto alle indicazioni di Regione Lombardia'' ha detto Redaelli, aggiungendo di aver lavorato anche alla rete sentieristica. ''I corridoi ecologici che collegano il Parco del Curone al Parco della Valle del Lambro attraverso il Plis dei Colli Briantei hanno permesso la tutela delle specie animali ma hanno reso disponibili alla popolazione missagliese e non, di avere a disposizione percorsi nella natura a km zero. Nelle scorse settimane abbiamo cominciato a individuare degli anelli di differente lunghezza che si snodano completamente nel verde''.
Nel 2020 invece, il consiglio comunale aveva approvato l'adeguamento dello studio sul reticolo geologico e idrogeologico, altro strumento ritenuto fondamentale. ''Le mutate condizioni climatico ambientale e un certo numero di anni trascorsi dal precedente studio, hanno preteso che si aggiornasse la situazione del territorio del comune per poter progettare le successive azioni'' ha aggiunto l'assessore che si è poi addentrato più nello specifico nelle caratteristiche numeriche del nuovo PGT, precisando inoltre che Regione ha stimolato i comuni ad individuare le strategie ed in particolare gli ambiti da inserire come ''di rigenerazione'' che potessero beneficiare di tutta una serie di agevolazioni, incentivi, promozioni per consentire ai privati, ma anche ai comuni, di riavviare/ sbloccare interventi sul patrimonio edilizio degradato, rigenerando il costruito ormai spesso fatiscente e pericoloso senza andare a utilizzare nuovo suolo vergine.

I consiglieri di maggioranza

''Abbiamo cercato di adeguarci alle indicazioni di Regione Lombardia che prevede una limitazione progressiva del consumo di suolo entro il 2050 e ci siamo riusciti. Il PGT del 2012 prevedeva aree da edificare per 52.264 mq; con questa variante i numeri scendono a 18.603 mq, con una riduzione pari al 64%'' ha aggiunto l'assessore, precisando di aver centrato anche l'obiettivo indicato dalla Provincia di Lecco (-35%).
Considerando invece il bilancio ecologico nel Piano delle regole, si ha comunque una riduzione addirittura del 67,4% ''perché rispetto al 2014 si prevede un consumo di aree verdi pari a 13.754 mq a fronte di una restituzione ad aree verdi di 42.187 mq: restituiamo al verde 28.433 mq''.

Il confronto relativo all'ambito di trasformazione su Cascina Novaglia
(clicca sull'immagine per ingrandire)

Entrando nel merito dei contenuti della variante, Redaelli ha citato i più significativi. A partire dall'ambito di trasformazione che riguarda la cosiddetta porcilaia di Cascina Novaglia, fra Bariano e Maresso. Qui infatti, insiste da molti anni un allevamento suinicolo, già al centro di un piano particolareggiato approvato durante la legislatura del sindaco Rosagnese Casiraghi e ridotta a seguire, nella volumetria, dalla giunta Crippa durante il primo mandato amministrativo.

La zona di Novaglia dove è prevista l'edificazione residenziale al posto dell'area dei piloni

Lo strumento urbanistico approvato l'altra sera prevede in primis la dismissione dell'attività suinicola entro dicembre 2022 a seguito di un accordo raggiunto con il proprietario dello stesso. La struttura sarà spogliata dell'eternit, demolita e l'area una volta bonificata resa agricola, mentre l'edificazione residenziale si concentrerà nella zona dei piloni (ex Crippa Gelati), ben visibili lungo l'arteria di collegamento a Maresso. Da 55mila mq inizialmente previsti si passerà ad una superficie di 15mila mq, con una decisa riduzione del consumo di suolo. L'edificazione dell'area avverrà attraverso tre distinti permessi di costruire convenzionati, dopo la realizzazione di una nuova strada di accesso al comparto che verrà poi ceduta al Comune.
Un intervento il cui fine è anche quello di evitare una conurbazione fra gli abitati di Maresso e Barriano, preservando l'attuale corridoio ecologico in una zona che già negli anni scorsi era stata minacciata dall'insediamento di cave di sassi e ghiaia, poi sventato.

I consiglieri di opposizione

Citati anche l'area ex Tecnomeccanica in località Molinata che consentirà di risolvere il problema del dissesto idrogeologico in Via Monsignor Beretta, riducendo altresì la volumetria residenziale prevista e consentendo la formazione di percorsi pedonali in sicurezza in una zona finora sprovvista.
C'è poi l'ex pub Up&Down. In quest'ultimo caso la variante al PGT prevede - dopo lo stralcio del distributore di benzina, riconducibile al medesimo proprietario - la demolizione degli attuali edifici con la costruzione di una nuova volumetria salvaguardando la fascia di rispetto dal torrente Lavandaia che scorre a pochi metri di distanza dall'attuale comparto, per evitare criticità di natura idrogeologica. A questo proposito la riqualificazione del compendio dovrà prevedere interventi di recupero lungo il corso d'acqua.

L'ex pub Up & Down

Infine la nuova vasca di fitodepurazione prevista in Valle Santa Croce al servizio dell'intero abitato - per risolvere la problematica legata all'assenza di collettore per le acque nere in un SIC - e i nuovi posti pubblici che saranno ricavati in Corte del Nerino a Missagliola - tramite l'acquisizione di un terreno da un privato - al servizio di Villa Cioja. Il PGT prevede infatti una riqualificazione della dimora e del suo parco, entrambi di proprietà comunale, finalizzato anche alla valorizzazione ai fini turistico-culturali della località. Previsto infatti il recupero dell'ex teatro per ricavare anche un ampio spazio di socialità per la frazione, oltre ad appartamenti protetti per anziani.

L'ex albergo Corona in un'immagine d'archivio

''Questa variante ha puntato anche a incentivare la partenza, o meglio, lo sblocco di situazioni ferme da anni: un esempio l'acquisizione dello standard nel PL Rengione - col consiglio di settimana scorsa- e le azioni promosse nella variante che potranno favorire la risoluzione dei problemi in quel comparto bloccato da quasi 40 anni'' ha proseguito Redaelli. ''Ancora, la questione legata al centro storico di Missaglia. L'area dell'ex albergo Corona, parte dell'ex valigeria Valagussa, l'ex convento San Carlo. Le azioni introdotte dal PGT, in ossequio alle citate leggi regionali, potranno essere un viatico perché queste aree vengano rigenerate, a favore di tutto il paese''.
Conclusa la parte introduttiva, il consiglio comunale ha sviscerato i due pareri pervenuti da Provincia di Lecco e Parco del Curone, analizzando le 26 osservazioni (di cui 3 fuori termine) presentate da privati, grazie alla presenza dell'architetto Maurizio Corbetta (tecnico del Comune) e della collega Marielena Sgroi, urbanista che ha redatto la variante al PGT.
Una dopo l'altra le osservazioni sono state accolte (in toto o solo parzialmente) oppure respinte, sino alla votazione finale che ha visto la minoranza astenuta e il gruppo di maggioranza votare a favore dello strumento urbanistico.

Il sindaco Bruno Crippa

A margine del consiglio, il sindaco Bruno Crippa ha voluto esternare la propria soddisfazione per come è stata affrontata la questione Novaglia. ''L'obiettivo del Comune di favorire la rigenerazione della porcilaia, diventa una realtà e si pongono basi certe per risolvere il problema del malessere diffuso tra la popolazione dovuto dalle molestie olfattive derivanti dall'allevamento di maiali. Radicali risultano essere anche le riduzioni delle aree edificabili. Il sito, demolito e bonificato, non potrà per nessun motivo essere riattivato dopo la dismissione'' ha concluso, ricordando che gli impegni assunti dai privati attraverso un apposito atto notarile stipulato in questi giorni, diventano definitivi.

G. C.
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