Nibionno: 22 profughi ucraini. Attivati corsi di italiano, psicoterapia e accesso a scuola

Ospitalità dei profughi ucraini. Prosegue l'accoglienza del popolo invaso dai russi da parte di Nibionno, tra i primi comuni del territorio lecchese ad accogliere una famiglia all'inizio di marzo. Sono attualmente 22 gli ucraini giunti in paese: tra loro 13 minori e 9 adulti. Tre persone sono ospiti da privati cittadini, una famiglia si trova nell'appartamento del comune e un'altra, in un primo momento ospite in un bilocale municipale, si trova ora in un grande appartamento di oltre 100 mq messo a disposizione dalla farmacista del paese.

"Sono persone molto educate, stanno dimostrando essere integrabili nella nostra comunità - ha spiegato il sindaco Laura Di Terlizzi - Ho chiesto quanti volessero essere inseriti a scuola: con l'assessore Biffi abbiamo preso contatti con la dirigente scolastica e le dirigenti di plesso".
Due ragazzi delle superiori stanno seguendo le lezioni a distanza del loro paese d'origine, mentre tra i bambini solo uno ha accettato di accedere all'istruzione italiana. "In Ucraina sarebbe stato in seconda elementare, ma lo inseriamo in prima con l'obiettivo di un percorso personalizzato didattico educativo che lo vede inserito in seconda dal nuovo anno scolastico con la
Il sindaco Di Terlizzi
possibilità, se apprende bene, di spostarlo in terza da gennaio. Ieri ha fatto il primo giorno di scuola: era contento ed entusiasta. Per lui è stato studiato un percorso introduttivo graduato: frequenterà solo la mattina e da oggi si recherà a scuola con lo scuolabus. Colgo l'occasione per ringraziare anche la dirigente del nostro comprensivo, la direttrice di plesso e le maestre della scuola primaria di Nibionno che hanno accettato questa importante sfida. Un ringraziamento particolare alla presidente dell'associazione "Un atomo di ossigeno" per aver organizzato e donato, ad uno dei nostri bimbi ucraini, tutto l'occorrente per andare a scuola".
Gli altri bambini hanno invece preferito non essere inseriti a scuola: chi è in età infantile e dovrebbe essere inserito alla scuola d'infanzia non può accedervi fino a quando non completa le vaccinazioni previste dal piano vaccinale.
"I genitori dei bambini rimanenti non hanno ritenuto opportuno che venissero inseriti perché ormai siamo al termine dell'anno scolastico e alcuni hanno detto che, se frequentano la Dad, hanno la promozione all'anno successivo nel loro istituto. A sono stati donati PC o tablet per permettere loro di seguire le lezioni in DAD con le loro maestre rimaste in Ucraina - ha proseguito Di Terlizzi - Ringrazio le associazioni Cata nel cuore, Un atomo di ossigeno e Brianza QS21, oltre alla software house Il Volo per il contributo nell'accoglienza".
Il Comune ha inoltre avviato le lezioni di alfabetizzazione per adulti. "Le persone che abbiamo accolto le dobbiamo gestire facendo il più possibile perché la permanenza, pur temporanea, sia comoda. Tramite l'associazione Kairos del nostro territorio, abbiamo disponibilità di un paio di educatori per un corso di alfabetizzazione, oltre alla maestra Denise che si occupa degli adulti". A tutto questo si aggiunge il sostegno psicologico: "Tutti i mercoledì pomeriggio, don Luigi dà la possibilità di usare le aule dell'oratorio per la psicoterapeuta che monitora l'aspetto psicologico evolutivo dei ragazzi. Al momento qui non c'è quadro da cui emergono problematiche: tutti stanno bene e hanno voglia di essere inseriti. Non ci sono quindi traumi per cui si necessita di ulteriori indagini". Solo in un caso è stato avviato un percorso di cure mediche legate a una problematica pregressa.
C'è poi tutto l'aspetto umanitario che il Comune continua a coordinare grazie alla disponibilità dei volontari: "A livello di conferenza dei sindaci oggionese, avevamo pensato a una raccolta fondi a livello sovra comunale per beni materiali e cibo, ma non c'era un luogo che potesse essere comodo per tutti - ha aggiunto il primo cittadino - Ci siamo quindi organizzati in autonomia e abbiamo allestito la ex scuola media come hub umanitario: per tre giorni a settimana i volontari tengono aperto il magazzino, compresa una zona dedicata al vestiario. All'inizio facevamo consegne mirate, ma preferiamo che siano sono loro a scegliere quello che serve loro".

Viene anche portata avanti una raccolta farmaci, mentre al martedì si prende per loro cibo fresco presso un ambulante del mercato.
Grazie alla generosità dei cittadini, sono state infine portate a termine quattro spedizioni in Polonia, con materiale da destinare all'Ucraina.
M.Mau.
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