Casatenovo: replica delle due minoranze al sindaco sul tema delle commissioni segrete
Il tema delle commissioni consiliari casatesi, convocate il più delle volte in modalità segreta - dunque non aperte al pubblico - torna a scaldare il dibattito politico. Dopo le precisazioni del sindaco Filippo Galbiati diffuse nei giorni scorsi, oggi la palla passa ai gruppi di minoranza Più Casatenovo e Movimento Cinque Stelle che in una lettera replicano punto per punto alle parole del primo cittadino, ritenendo fuori luogo alcune considerazioni circa la non obbligatorietà degli organismi, il ruolo marginale (di Galbiati appunto) rispetto alla convocazione delle sedute, oltre al riferimento a Barbara Beretta (Più Casatenovo), che detiene la carica di presidente della commissione servizi alla persona e che quindi avrebbe un ruolo attivo rispetto all'eventuale apertura al pubblico (e alla stampa) della stessa.
I consiglieri di opposizione. Da sinistra Christian Perego (Movimento Cinque Stelle),
Lorenzo Citterio, Barbara Beretta, Marcello Paleari e Marco Pellegrini (Più Casatenovo)
Lorenzo Citterio, Barbara Beretta, Marcello Paleari e Marco Pellegrini (Più Casatenovo)
''La questione sollevata dalle minoranze è di merito, concreta e di trasparenza verso la cittadinanza, oltre che di rispetto del dettato regolamentare (semplice e comprensibile alla prima lettura) sul funzionamento delle commissioni. Infatti, nonostante quanto previsto e sopra ricordato, tutte le commissioni, senza alcuna motivazione e senza che ricorrano gli argomenti di cui all'eccezione dell'articolo 13 vengono sempre convocate in seduta segreta, persino su tematiche di estremo interesse pubblico come quelle affrontate nell'ultima commissione ambiente e territorio (centro sportivo e scuola secondaria)'' si legge nella lettera dei due gruppi di opposizione che pubblichiamo integralmente di seguito e che si chiude con una stoccata rivolta proprio alla maggioranza, o meglio ad alcuni dei suoi componenti: