Castello B.za: tassa rifiuti 2022, previsti degli aumenti contenuti

Anche il tema dei tributi è stato affrontato durante la seduta del consiglio comunale di Castello Brianza convocata per lo scorso giovedì 21 aprile. In particolare, gli amministratori comunali hanno passato in rassegna il Piano Economico Finanziario 2022 del tributo Tari legato al servizio di smaltimento dei rifiuti.

«Il Piano Economico Finanziario è stato costruito tenendo conto dei costi effettivi degli ultimi due anni, come prevede la normativa» ha spiegato il sindaco Aldo Riva. A determinare l'ammontare delle spese complessive sono stati costi del servizio comunicati da Silea - la società pubblica che gestisce il ciclo dei rifiuti all'interno del territorio della Provincia di Lecco - i costi interni al comune che tengono conto di una parte degli stipendi del personale impiegato nella gestione e organizzazione del servizio, gli ammortamenti, alcuni altri costi tecnici e il peso dell'inflazione. «Si determina, per il nostro comune, un passaggio dai 218mila euro dello scorso anno ai 221mila euro totali del Piano Economico Finanziario 2022» ha spiegato Riva ricordando come questi costi impattino direttamente sulla tariffa finale pagata dalle singole utenze: «sulla base delle norme vigenti il gettito totale del tributo Tari deve essere di questo importo [221mila euro] perché deve coprire il 100% delle spese del servizio integrato di gestione dei rifiuti».

Complessivamente si determinerà quindi un aumento del tributo rispetto all'anno precedente. Incremento limitato all' «1,6%» come ha chiarito lo stesso primo cittadino Riva illustrando il Piano Economico all'aula. La prescrizione normativa prevede che l'inflazione abbia una diretta influenza nella determinazione delle tariffe del tributo a carico delle utenze, siano esse domestiche o non domestiche, previste nella seconda parte del Piano Economico Finanziario approvato. Gli aumenti proposti nel documento, di fatto, non coprono nemmeno l'aumento odierno dell'inflazione, essendo il piano elaborato su dati di Bilancio inerenti al biennio precedente (come prevede la normativa). Da questo punto di vista è prevedibile che l'inflazione attuale comporti un incremento dei costi che «probabilmente» inciderà sulle tariffe «degli anni successivi» al 2022 ha chiarito Riva.
Per l'anno corrente l'aumento limitato all'1,6% si tradurrà, per le tariffe domestiche delle famiglie, in incrementi variabili fra gli 0,50 e 2,50 euro circa su base annua. Il Piano Economico del servizio e nuove tariffe del tributo Tari sono state approvate all'unanimità da parte dei consiglieri comunali di maggioranza e minoranza presenti.

L. A.
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