Casatenovo: coltello infilzato nell'auto? Imputato è assolto

Il 7 agosto 2019, in visibile stato di alterazione, avrebbe dapprima tentato di entrare in un bar di Casatenovo. Respinto sull'uscio da un avventore, sarebbe poi tornato verso la propria vettura, infilando quello che è parso essere un coltello nell'incavo della guarnizione tra il portellone posteriore e la carrozzeria dell'auto, per poi estrarre la lama, mettersi alla guida inveendo e ripartire, con la portiera aperta. Per questa ragione un uomo, classe 1974, residente in altro comune del territorio, già noto alle forze dell'ordine, è quest'oggi finito a processo per "Porto di armi od oggetti atti ad offendere". La veloce istruttoria a suo carico si è chiusa con... un'assoluzione. Il fatto non sussiste, ha stabilito, dopo l'escussione di una esercente e del luogotenente Christian Cucciniello, il giudice in ruolo monocratico Paolo Salvatore. Il viceprocuratore onorario Caterina Scarselli di contro aveva chiesto la condanna dell'imputato a 6 mesi di arresto e 3.000 euro di multa, ritenendo provata la penale responsabilità dello stesso in ordine al reato a lui ascritto. In particolare secondo la rappresentante della pubblica accusa, pur non essendo stata sequestrata l'arma, la percezione condivisa - a detta della barista - da tutti i presenti circa il suo utilizzo inappropriato sul parcheggio del bar, sarebbe sufficiente per consolidare il quadro accusatorio, sostenuto tra l'altro dalle dichiarazioni del comandante della Stazione Carabinieri che, in Aula, ha tratteggiato un quadro d'insieme del soggetto, riferendo anche di un successivo intervento operato a Viganò dove l'uomo, a petto nudo, avrebbe minacciato i vicini proprio con una lama tra le mani. Di diverso avviso la difesa che ha sottolineato come l'unico testimone oculare introdotto a dibattimento già in sede di escussione in Caserma, all'indomani dell'episodio, non avesse confermato con assoluta certezza la presenza effettiva di un coltello. In assenza di riscontri anche sull'auto, suggerita dunque l'assoluzione. Poi accordata dal giudice.
A.M.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.