Bachelet: i commenti dei ragazzi sulla challenge


Le fasi semifinali a livello nazionale della Nao Challenge, il contest legato alla robotica umanoide. Una prova molto sfidante per gli studenti dell’istituto Bachelet che hanno preso con serietà e responsabilità questo impegno, dimostrandosi poi all’altezza della qualità richiesta tanto da riuscire a strappare un pass che li porterà dritti alla finale di Genova, dove sarà loro richiesto un altro sforzo, che sarà però determinante.
Entrambi i team hanno condiviso con noi i momenti vissuti in preparazione della prova: ''I giorni prima della semifinale sono stati molto faticosi, ci siamo trovati a lavorare giornate intere perchè tutto fosse perfetto - ci racconta il team NaoPoint - Spesso ci siamo fatti prendere dallo sconforto: c'erano programmi che non funzionavano a dovere, continuavamo a trovare difetti nel nostro lavoro e, per quanto fossero piccoli, temevamo potessero costarci la qualifica alla finale. Presi dallo stress, spesso facevamo gli "straordinari" e lavoravamo anche a casa''.
Nonostante gli scoramenti, non hanno mai perso la voglia di mettersi in gioco: ''Un sentimento che non ci ha mai lasciato è stato la determinazione, per quanto tutto ci sembrasse contro di noi non abbiamo mai smesso di lavorare - hanno aggiunto - Anche nei momenti peggiori riuscivamo a tirarci su a vicenda con una battuta, una passeggiata o un gelato e rimetterci in pista, senza mai fermarci. Il giorno prima della semifinale abbiamo finito con il restare a scuola a lavorare dalle 8 del mattino alle 22 di sera, eravamo stanchi, ma avevamo bisogno di perfezionare tutto, per non lasciare nulla al caso. Era per noi fondamentale riuscire a valorizzare il nostro progetto e il nostro lavoro, per cui abbiamo messo tutti noi stessi. Di certo, avere un gruppo di persone accanto ha reso tutto meno pesante e ci ha permesso di metterci in gioco al meglio, aiutandoci a vicenda nelle nostre debolezze''.
Finalmente arrivati al grande giorno, non c’era ancora serenità in loro: ''Il giorno della semifinale il clima era teso, tutto il nostro progetto ci sembrava in procinto di fallire, ma eravamo anche tutti stanchi. Durante le prove l'ansia era salita alle stelle, la stanchezza era scomparsa per fare spazio all'energia. Quando, durante la simulazione, tutto ha funzionato alla perfezione, ci è sembrato che tutta la negatività dei giorni passati fosse scomparsa: ce l'avevamo fatta, eravamo pieni di stupore e di gioia. L’attesa dei risultati è stata snervante, ma eravamo tutti così stanchi che la nostra priorità era quella di riposarci''.
Ora che hanno saputo di essere alle finali si sono già messi all’opera: ''Stentavamo a credere che fossimo veramente passati, ci tremava la voce dalla felicità. Tutta la nostra fatica era stata ripagata. Ora siamo ripartiti con più carica e determinazione di prima, non abbiamo intenzione di smettere di lavorare per portare a compimento ogni giorno una parte in più del nostro progetto migliorandolo il più possibile. Ancora facciamo fatica a realizzare di essere passati, ma se una cosa è certa è che ci impegneremo ancora''.
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