Medicina Territoriale: il PD ci crede di più
Valentino Crippa
Venerdì 6 maggio al Comune di Molteno ho partecipato da semplice spettatore a un confronto vero, serio sulla Sanità lombarda, ben introdotto dal Sig. Bonacina che mi ha fatto dire che a volte vale veramente la pena uscire di casa.
Presenti quattro consiglieri regionali, due del nostro territorio (Raffaele Straniero e Mauro Piazza rispettivamente di PD e Lega) l'ex assessore alla Sanità Giulio Gallera (Forza Italia) e Gian Antonio Girelli componente PD della Commissione Sanità.
Chi era presente ha nettamente percepito due diverse impostazioni nel modo di affrontare i temi sanitari. Una coerenza di fondo che viene da lontano che il PD ha fatto sua, sulla necessità e l'importanza come ha detto Raffaele Straniero della prevenzione, che si può attuare se la medicina territoriale compresa quella specialistica funziona come un buon filtro per non intasare gli ospedali come invece spesso avviene.
La valorizzazione e la rimotivazione dei medici di base dal punto di vista sociale, sanitario e economico rientra in questo progetto.
Mauro Piazza, dopo un lungo trascorso in Forza Italia, con la nuova casacca leghista ha messo in evidenza l'importanza della libertà di scelta relativa alla struttura ospedaliera dove andare per farsi curare voluta in passato da Roberto Formigoni.
Peccato che la libertà di scelta spesso non esiste nei fatti ha fatto notare Girelli, quando il cittadino che ha bisogno di una visita specialistica e che non può farne a meno si sente dire che deve aspettare un anno. Lo sappiamo tutti cosa succede in questi casi. Diventa un obbligo, non una libertà di scelta rivolgersi alle strutture private. "Paga e Tas!" come era scritto sui manifesti della Lega dei primi albori.
Al di la della libertà di scelta sugli ospedali di cui si ricordano tutti, fu proprio durante il periodo formigoniano che per fare solo alcuni esempi vennero chiusi i distretti sanitari di Olgiate Molgora,Barzanò, Bosisio, Valmadrera, Costamasnaga, Galbiate.
Adesso a Olgiate si è riaperta la Casa della Comunità, ma i problemi non sono i muri ma il personale di cui necessità la struttura. E' qui che si misurerà l'efficienza e la volontà della presenza sul territorio della medicina territoriale.
L'ex assessore Giulio Gallera, unica nota stonata della sera, arrampicandosi sugli specchi ha affermato che nel periodo Covid ci sono stati più morti altrove che in Lombardia...Speriamo che queste battute non le vada a ripetere nelle zone bergamasche colpite duramente dalla pandemia... Nelle sue parole emergeva un comprensibile astio per aver pagato con le dimissioni il suo modo di operare e forse soprattutto perché la sua maggioranza non lo aveva difeso.
Insomma, accenti molto diversi fra i relatori. Il centro destra è rimasto ancorato a una visione ancora ospedalocentrica. Si sforza di parlare anche di medicina del territorio, ma sembra che lo faccia contro natura. La medicina del territorio è invece per il PD il terreno sul quale svolge la sua funzione di convincimento per far funzionare meglio e globalmente la Sanità nel nostro paese.
Valentino Crippa