Sirtori: colpi di pistola dopo la lite coi vicini. Assolto 'a metà'

Minacce aggravate per l'utilizzo di armi ed esplosioni pericolose: sono i due reati che oggi venivano contestati ad un 61enne di Sirtori, che secondo la Procura della repubblica lecchese si sarebbe reso autore dei reati previsti dagli articoli 612 (secondo comma) e 703 del codice penale.
Il tutto sarebbe nato da una lite di vicinato un paio di anni fa, al termine della quale l'uomo avrebbe esploso dei colpi d'arma da fuoco contro due soggetti.
Questa versione è stata oggi confermata dalla madre dell'imputato, chiamata a rendere la propria testimonianza: "io e mio marito stavamo guardando la televisione, quando abbiamo sentito dei cani abbaiare: non era la prima volta" i cani, ha spiegato erano di due uomini soliti passare davanti all'abitazione con dei cani di grossa taglia, che senza guinzaglio, entravano spesso nel loro giardino. "Quando sono uscita con mio marito per vedere cosa stava succedendo" ha continuato la donna "abbiamo visto due signori con una jeep scaricare dell'erba davanti a casa nostra". Dopo essersi lamentata con i proprietari dei cani ed essersi sentita rispondere in malo modo, la donna avrebbe chiamato il figlio, che avrebbe quindi estratto una pistola. "Era una pistola giocattolo" ha precisato la teste, "una scacciacani".
Nel chiedere l'assoluzione per il proprio assistito, l'avvocato Massimo Del Confetto del foro di Milano ha aggiunto che i due destinatari dei colpi, sentiti all'epoca come testimoni, avevano dichiarato in aula che subito dopo aver sentito le esplosioni avevano continuato a scaricare l'erba dalla propria vettura.
Assolto per il secondo capo d'imputazione, il giudice Salvatore ha deciso per una pena pecuniaria di 800 euro esclusivamente per il reato di minacce aggravate.
F.F.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.