Cortenuova, PL di Balgano e bretella fermi da anni: in aula la minoranza ''chiede lumi'' sullo studio viabilistico coi comuni monzesi

''Non prevediamo una modifica alla convenzione con Besana''. Ha risposto così il sindaco Alessandra Hofmann, ad una delle domande contenute nell'interpellanza presentata dal gruppo di minoranza Vivere Monticello per capire qualcosa in più sullo studio viabilistico che il Comune - insieme a quattro amministrazioni del territorio monzese - ha commissionato recentemente per ottenere delle indicazioni chiare rispetto al delicato tema del passaggio dei mezzi pesanti provenienti dalla SS36 e diretti verso il territorio besanese.

Al centro il sindaco Alessandra Hofmann

Nelle scorse settimane infatti, Besana, Briosco, Monticello, Renate e Veduggio si sono seduti ad un tavolo per confrontarsi sull'argomento. Tutti e cinque i comuni sono chiamati quotidianamente ad affrontare le criticità conseguenti all'attraversamento dai centri abitati, di camion e tir diretti nelle aziende della nostra Brianza.
Invece di ''farsi la guerra'' i sindaci hanno così deciso di valutare insieme un'azione che possa consentire loro di affrontare serenamente il problema e soprattutto di individuare delle soluzioni. E' stato pertanto affidato uno studio viabilistico ad hoc al Centro Studi Pim di Milano che si è occupato già di indagini analoghe non soltanto per Besana ma anche per la Provincia di Monza e Brianza.

Via Piave a Besana, dove è previsto il collegamento fra la nuova strada e l'area industriale

Prendendo spunto da questo accordo, il gruppo di minoranza Vivere Monticello ha chiesto al sindaco Hofmann lumi in merito all'annosa vicenda della circonvallazione di Cortenuova, ancora ''al palo''.
Negli anni scorsi infatti, le due amministrazioni avevano adottato, e successivamente approvato, il Piano di lottizzazione denominato Bal P1 che a fronte dell'ampliamento della zona industriale di Cortenuova (in zona Krino) con la realizzazione di nuovi capannoni, prevede una nuova bretella di collegamento fra Via Garibaldi a Besana e Via Italia Unita a Monticello. L'obiettivo è infatti quello di creare una corsia preferenziale per i veicoli diretti alle aziende, sgravando il centro di Cortenuova - e più nello specifico Via Immacolata - dal transito dei mezzi pesanti, stante l'assenza di una viabilità alternativa.

A destra John Best di Vivere Monticello

Eppure, nonostante l'iter procedurale sia stato portato a conclusione, in questi anni non è cambiato nulla. ''Tutte le azioni compiute da Monticello dimostrano che a questo piano noi crediamo'' ha detto in consiglio comunale il sindaco Hofmann, precisando invece che ''Besana non ha ancora avviato le procedure di esproprio'', riferendosi ai terreni sui quali dovrebbe sorgere la bretella. Del resto non sono un mistero i dubbi rispetto al nuovo tracciato nutriti dall'attuale giunta besanese guidata dal sindaco Emanuele Pozzoli che, sino al 2019 in opposizione, aveva fortemente criticato la nuova ipotesi viabilistica, sulla quale peraltro pendeva un ricorso al Tar presentato dal proprietario del terreni sui quali è prevista la nuova strada.

Un'immagine della futura area industriale vista da Via Piave di Besana

Pur facendo capire in assise di non essere intenzionata ad arretrata sulla questione ''bretella'', il sindaco Hofmann ha ribadito la bontà dell'accordo per lo studio viabilistico, raggiunto con le altre amministrazioni. ''E' poco costruttivo procedere singolarmente: serve una visione d'insieme e il Centro Studi Pim può aiutarci ad avere un quadro oggettivo della situazione che riguarda l'intero territorio, dalla SS36 sino ai nostri comuni''.
Un'esigenza che non metterebbe in discussione l'accordo in essere con Besana per il piano di lottizzazione di Balgano, che però continua a restare fermo; all'orizzonte non si profilano infatti novità imminenti in merito, soprattutto se la posizione del comune limitrofo a Monticello si manterrà ''fredda'' sull'argomento, come è sembrato in questi anni.
Al termine dell'intervento del sindaco il consigliere John Best (per conto della minoranza) si è dichiarato insoddisfatto.
G. C.
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