Bosisio: il lenzuolo della scuola media esposto a Palermo per la strage di Capaci

“La mafia teme la scuola più della giustizia. L’istruzione toglie l’erba sotto i piedi della cultura mafiosa”. Con questa citazione di Piersanti Mattarella - compianto fratello del presidente della Repubblica italiana - i ragazzi della scuola secondaria di I grado di Bosisio Parini hanno realizzato un lenzuolo esposto, insieme a quello di altre scuole italiane, lo scorso 23 maggio per le vie di Palermo, in occasione del trentennale della strage di Capaci.

“Quando ho proposto agli insegnanti di partecipare al progetto "Le memorie di tutti" organizzato dalla Fondazione Giovanni Falcone, inviando un lenzuolo bianco con un disegno emblematico e uno slogan contro la mafia che sarebbe stato esposto in occasione delle celebrazioni del 23 maggio 2022, c'è subito stata una risposta entusiasta da parte del corpo docente - spiega la dirigente scolastica Orsola Moro - La partecipazione al progetto si inseriva perfettamente in un itinerario didattico ed educativo sul tema della mafia che la nostra scuola ha elaborato nel corso di quest’anno attraverso tre nuclei tematici: conoscenza, approfondimento e attualizzazione. Questo percorso ha portato a conoscere alcune figure emblematiche ed esemplari nel contrasto alla mafia e alla cultura mafiosa”.
Il percorso si è concretizzato attraverso diverse azioni, come precisato dalla preside: la prima ha riguardato la figura Piersanti Mattarella, fatto conoscere a tutte le classi dell’istituto nel suo profilo di vita, azione politica e civile attraverso differenti modalità (presentazioni, approfondimenti tramite materiale e supporti multimediali). La scuola è tra l’altro in attesa di avere il nulla osta dalla Prefettura per l'intitolazione della nuova aula delle attività proprio al compianto fratello del nostro Presidente della Repubblica.

La parte di approfondimento si è focalizzata sul tema delle stragi e della vita di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino attraverso la lettura in classe del libro “Per questo mi chiamo Giovanni” di L. Garlando (per le classi seconde), oltre a letture e analisi di brani, con spunti interdisciplinari, sulla malavita dall’Ottocento ad oggi. proseguendo poi con analisi e commento della canzone di Fabrizio Moro “Pensa” e la visione del film “Il delitto Mattarella” di Aurelio Grimaldi. Infine, la classe 3 B ha realizzato un lavoro condiviso sulla figura di Mattarella.
L’attualizzazione del tema della cultura mafiosa, invece, è avvenuta attraverso un incontro che si è tenuto lo scorso 10 maggio presso la scuola con l’associazione Libera che ha aiutato i ragazzi a conoscere, riconoscere e contrastare gli elementi di “mafiosità” presenti nel nostro territorio e nelle dinamiche quotidiane della società civile. Un incontro a cui hanno presenziato le classi seconde e terze.
Il progetto grafico del lenzuolo esposto nella città siciliana, frutto del percorso educativo svolto nelle classi, è stato coadiuvato dalle insegnanti di arte Serena Cattaneo e tecnologia Nadia Ferrari. Gli studenti hanno prodotto bozze con simboli grafici e frasi ispirandosi alle figure che hanno incontrato durante l’anno. Il messaggio realizzato sul lenzuolo dagli studenti è legato alla cittadinanza e legalità: l'albero con il colore verde rappresenta la vita, mentre il messaggio mafioso è indicato con il colore grigio. Le parole verdi “scuola” e “istruzione” della frase di Piersanti Mattarella definiscono l’importante relazione tra istruzione e legalità.
M.Mau.
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